“Con molti di voi ho un rapporto di amicizia nato per vicinanza territoriale e per le tante battaglie fatte insieme anche per la ricostruzione. Con altri non sempre abbiamo avuto delle sintonie di vedute e credo che questo sia fisiologico soprattutto se, come il sottoscritto, si è abituati ad avere un rapporto schietto e sincero con le persone. Tuttavia, per le attività che hanno interessato il territorio, come sociale, sviluppo, cultura e in particolare la ricostruzione abbiamo sempre lavorato bene e superato le diversità di vedute. In questi anni, come sapete, ho maturato l’esperienza necessaria per fare in modo che il treno della ricostruzione possa rimettersi in moto e procedere il più spedito possibile. Sono stati raggiunti importanti risultati, ma la ricostruzione deve essere ultimata, sia in termini di case e strutture pubbliche riconsegnate alla fruizione dei proprietari e della popolazione, sia e soprattutto, deve passare ad una fase di attività di rigenerazione e sviluppo del territorio per riavvicinare gli abitanti nei centri storici e far rivivere i paesi”.
Paolo Federico si affida così ad una lettera aperta ai sindaci dei 56 Comuni del cratere sismico del 2009 per rivolgere un ultimo appello al voto che, tramite la missiva ai colleghi amministratori, estende a tutti gli altri elettori.
“Un appello finale che va dritto al punto, al posto di sfarzosi e dispendiosi eventi, che vuole anche essere un invito alla sobrietà in un momento in cui molte famiglie sono costrette a fare i conti con la crisi”, rileva il sindaco di Navelli candidato di Forza Italia al Consiglio regionale alle elezioni di domenica prossima.
“In questi mesi ho incontrato tante persone comuni, spesso lontane dalla politica, autenticamente disinteressate”, fa notare Federico, “è questo che mi ha dato la forza di condurre una campagna elettorale particolarmente intensa seppur senza colpi di teatro, in cui la concretezza dei fatti, che nei vari ruoli istituzionali che ho ricoperto e ricopro ho potuto dimostrare di compiere, ha prevalso sui selfie. C’è una maggioranza silenziosa, sobria, che preferisce il contatto umano e le risposte alle problematiche quotidiane, alla frivolezza dell’apparenza”.
Nella lettera ai sindaci, Federico continua: “Non credo di essere presuntuoso se dico che sono, purtroppo, pochi i candidati che si sono fatti le ossa sul campo delle pratiche per la ricostruzione e sugli atti amministrativi necessari alla stessa. Per questi motivi, a cui aggiungo l’amore, al pari del vostro, per la nostra terra, sento la necessità di scrivervi e chiedervi un sostegno in vista delle prossime elezioni del 10 marzo”.