PM: dobbiamo vedere se manina colposa o dolosa

Terremoto

17 Aprile 2009   13:04  

Il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, che indaga sui crolli del terremoto, ha aperto un fascicolo in cui si ipotizzano i reati di disastro colposo e omicidio colposo, ma non esclude di poter procedere in futuro per dolo. 'Dobbiamo vedere se qualche manina per motivi colposi o anche dolosi ha contribuito a cagionare queste morti'', ha detto poco fa, parlando con i giornalisti. "Se uno ha sbagliato - spiega - allora il reato è colposo, ma se uno ha rubato e nei pilastri non ha messo il ferro, allora il delitto diventa doloso".

"L'inchiesta è aperta", aggiunge il procuratore Rossini. "Noi vogliamo vedere - ribadisce - se momenti di colpa o peggio ancora di dolo, da parte di chiunque sia intervenuto nella catena di realizzazione degli edifici che sono crollati, abbiano contribuito alle morti causate, in primis, naturalmente dal terremoto. Chiunque è inserito come elemento di colpo o di dolo nella catena di causalità che ha portato alla morte di tutte queste persone, sarà considerato ai fini di un futuro procedimento che ci auguriamo arrivi al più presto". Rossini ha quindi sottolineato che "il lavoro sta andando avanti, le perizie si stanno svolgendo sul materiale sequestrato, e stiamo acquisendo anche materiale di riscontro per evitare problemi con le difese un domani". Alla Procura dell'Aquila saranno applicati anche altri due magistrati "che ci daranno una mano - spiega il Pm - soprattutto quando cominceranno gli interrogatori". Per quanto riguarda, poi, i prossimi atti istruttori, in particolare gli interrogatori dei costruttori degli edifici, il magistrato sottolinea che "ancora non abbiamo precisato quelli che verranno sentiti". "Noi lavoriamo in modo scientifico: prima individuiamo dalle perizie eventuali defaillance e le persone che possono essere coinvolte, poi le sentiamo. Non è che possiamo sentirle mentre stiamo ancora raccogliendo le prove". Anche da questo punto di vista il lavoro della Procura dell'Aquila prosegue: "stiamo raccogliendo materiale e prove documentali. Acquisiremo tutte le relazioni di interesse per l'inchiesta". E tornando infine sul ruolo degli imprenditori che hanno realizzato gli immobili, Rossini ricorda che sono stati "sequestrati 13 edifici, pensiamo che ce ne saranno anche altri e i costruttori sono in attesa di vedere se li convocheremo oppure no. Ma di sicuro finora non abbiamo chiamato nessuno".

 


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