PRECARI ASL PESCARA, AN INVITA ALLA MOBILITAZIONE

SANITA´

04 Febbraio 2008   11:12  
Da Alfredo Castiglione (An) arriva un ´si´ alla stabilizzazione dei precari´ - la cui esigenza e´ stata posta anche dal consigliere Melilla (Sd) - ma tenendo ben presente ´che non ci sono precari di serie A e precari di serie B´. Il capogruppo di An fa riferimento al ´licenziamento dei 600 precari della sanita´ pescarese. La parola giusta, infatti, e´ licenziamento - spiega l´esponente di An - perche´ si tratta di persone che lavorano in ospedale di Pescara da molti anni e che hanno maturato professionalita´ specifiche e difficilmente rimpiazzabili dall´oggi al domani. Piu´ che giusta la protesta dei sindacati contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di categoria ma qualche parola andrebbe spesa per difendere le ragioni di 600 dipendenti sottopagati e sfruttati per anni ed ora messi alla porta come se nulla fosse, lasciando la struttura sanitaria alle prese con una drammatica carenza di personale. Ha ragione il segretario aziendale della Uil Pasquale Di Taranto nel denunciare, dopo le chiusure nel fine settimana di Cardiologia, l´ormai imminente paralisi dei reparti di Neurochirurgia e Psichiatria come frutto della volonta´ politica della giunta regionale e di Balestrino di affossare l´ospedale di Pescara. Cosi´ come ha ragione il segretario della Uil Francesco Marcucci quando dice che l´assistenza offerta ai cittadini e´ sempre piu´ scadente. A questo punto - conclude Castiglione - non rimane che una mobilitazione permanente che coinvolga cittadini, forze politiche e sindacali, per salvare un ospedale che prima dell´arrivo di Balestrino era un punto di riferimento per la sanita´ regionale ed extraregionale ed ora, grazie all´irresponsabilita´ e all´incompetenza di questa giunta regionale e di un manager estraneo al territorio, e´ ridotto ad un grande pronto soccorso´. (AGI)

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