Pagano, riflettere sull'utima seduta di Consiglio
Con riferimento alle notizie pubblicate dal quotidiano "Il Messaggero", in data 5 novembre 2009, in ordine a quanto accaduto durante l'ultima seduta del Consiglio regionale, il Presidente Nazario Pagano ritiene di dover precisare alcune inesattezze riportate dal giornale e contenute nelle dichiarazioni del consigliere regionale Cesare D'Alessandro.
"Mi preme ribadire che il Presidente del Consiglio - rileva Pagano - cui compete l'organizzazione e la conduzione dei lavori in Aula, ha come obiettivo primario garantire il corretto e trasparente svolgimento dei lavori nel rispetto del regolamento interno e delle norme di buona educazione e decoro, così come lo stesso regolamento e la dignità del luogo impongono.
L’episodio accaduto nell’ultimo Consiglio regionale è da ritenersi nel suo complesso grave e lede l’immagine dell’Istituzione. Tuttavia - precisa il Presidente Pagano - al contrario di quanto affermato dai consiglieri Costantini e D’Alessandro, il regolamento interno, che andrebbe studiato ed approfondito dai consiglieri, è stato rispettato e non dispone alcun obbligo in merito alla distribuzione di emendamenti o sub emendamenti depositati in Aula, nonostante il sottoscritto, quando ciò è stato possibile, ha sempre fatto consegnare copia di emendamenti ai consiglieri, affinché potessero seguire i lavori nella massima consapevolezza. Ragion per cui il comportamento assunto dal consigliere D’Alessandro è censurabile sotto ogni profilo.
Nel mio discorso d'insediamento, il 27 gennaio 2009 - ricorda il Presidente del Consiglio - avevo detto che la difficoltà del momento (e non potevo certo pensare a quanto sarebbe accaduto il 6 aprile) doveva indurre tutti i consiglieri a profondere e dimostrare impegno, correttezza e disponibilità verso i cittadini, a partire dagli atteggiamenti e dai comportamenti assunti in Aula del cui decoro sarei stato sempre garante ed inflessibile. Su questa strada - conclude Pagano - intendo proseguire, senza tentennamenti e senza eccezioni".
