Pannella, Bernardini e Chiavaroli visitano il carcere di Teramo

16 Agosto 2012   17:46  

Marco Pannella, Rita Bernardini dalle 14 alle 22.30, Paolo Tancredi, Giorgio D'Ignazio dalle 9.00 alle 11.30, Riccardo Chiavaroli e i radicali, Rosa Quasibene, Orazio Papili, Paolo Palombo e Renato Cimina' per l'intera giornata, sono stati ieri in visita ispettiva al carcere teramano, tornato in cronaca nazionale per la catena di suicidi, 4, dall'inizio dell'anno ed uno sventato dalla polizia penitenziaria.

A fare il punto della situazione e' Renato Cimina' dei radicali di Teramo. I numeri, sommari, di Castrogno: capienza regolamentare posti 270, attualmente vi sono reclusi 430 detenuti, di cui circa 100 in attesa del primo giudizio, 4 educatori effettivi, 2 psicologi volontari, blocco di qualsiasi attivita' lavorativa interna per i detenuti, il dentista non lo vedono da un anno. "Qui - afferma Cimina' - interverra', poiche' di competenza regionale, il sempre attivo e sensibile consigliere regionale Riccardo Chiavaroli, come anche interverra' per la nomina del garante dei detenuti, che in Abruzzo manca. Il cappellano promesso dal Vescovo, forse nominato, ma i carcerati dicono che da 14 mesi non lo vedono. Avrebbero voluto una Messa in suffragio di coloro che si sono suicidati, ma e' stata negata", dice sempre Comina'. Gli agenti di polizia penitenziaria, inoltre, hanno una grave carenza di personale. Come sempre accade nelle carceri di tutta Italia, l'accoglienza, durante le visite ispettive, a Marco Pannella e Rita Berardini e' a dir poco calorosa e cio' si e' ripetuto anche a Teramo dove hanno visitato tutte le sezioni e tutte le celle parlando con tutti, proprio tutti i detenuti e, con l'aiuto degli accompagnatori, hanno preso nota di tutte le distorsioni del sistema carcerario e dei diritti loro negati, per poi intervenire in Parlamento e ovunque sia necessario".

Infine - conclude Cimina' - un mio personalissimo commento che rispecchia un mio triste stato d'animo, quando abbiamo visitato la sezione femminile in socialita', ossia con le celle aperte, un 'detenuto', che chiamero' Marco, nome di pura fantasia, mi ha voluto gratificare di un sonoro bacio, ricambiato, Marco, credo, non ha piu' di due anni: E questo sarebbe uno Stato Civile? E quale grave reato avra' mai commesso la madre per non poter accedere a pene alternative? Un grazie poi al Comandante degli agenti di polizia penitenziaria, per averci accompagnato fino a notte fonda, durante tutto lo svolgimento della visita ispettiva, ieri era ferragosto e il Comandante era in ferie".


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