Paolini: garantire funzionamento dell'ente

Cosa succede ora in Regione

16 Luglio 2008   14:55  

Il presidente vicario della Regione Abruzzo, Enrico Paolini (nella foto), ha incontrato poco fa i giornalisti nella sala stampa della Regione per rendere note le procedure che intende utilizzare al fine di garantire il normale svolgimento delle funzioni dell'Ente, dopo la temporanea sospensione del presidente Del Turco e di alcuni assessori e consiglieri regionali.
"Ho aspettato fino ad oggi prima di incontrare la stampa per le comunicazioni ufficiali - ha detto Paolini - per rispetto delle persone coinvolte e del lavoro che la magistratura sta svolgendo. E' giusto però - ha aggiunto - che i cittadini abruzzesi sappiano cosa la Regione può fare in un momento come questo".

Un momento difficile, che vede Giunta e Consiglio regionale decimati rendendo necessaria una nuova divisione dei compiti e delle deleghe, prima svolte dalle persone oggi sospese dall'incarico. Il Presidente vicario, infatti, non può procedere alla sostituzione o alla nomina di nuovi assessori perchè questo potere è riservato al solo Presidente della Giunta, che al momento è temporaneamente (e non irreversibilmente) sospeso dalle sue funzioni. "Oggi incontrerò i cinque Assessori in campo - ha spiegato Paolini - per cercare di costruire una squadra in grado di portare avanti l'Abruzzo fino alle prossime elezioni. Ci divideremo quindi i compiti e le deleghe ad interim per far sì che siano garantite le piene funzioni amministrative e cercheremo il più possibile di prendere qualsiasi decisione collegialmente e in piena trasparenza".

Sempre nel tema delle trasparenza il Presidente vicario ha rilasciato una copia del verbale redatto e firmato ieri dai dirigenti regionali, nel quale vengono chiarite le conseguenze derivanti dall'adozione di misure cautelari nei confronti del Presidente della Regione e di alcuni assessori e consiglieri regionali. Dal verbale emerge che "sono sospesi di diritto dalle cariche di Presidente della Giunta, assessore e consigliere, coloro nei cui confronti è disposta l'applicazione di una delle misure coercitive di cui gli articoli 284, 285 e 286 del Codice di procedura penale che disciplinano rispettivamente l'arresto domiciliare, la custodia cautelare in carcere e la custodia cautelare in luogo di cura".

La "sospensione di diritto" del Presidente della Giunta dà quindi luogo ad un impedimento temporaneo allo svolgimento delle funzioni causa privazione della libertà, che diventerebbe permanente in caso di dimissioni da parte del Presidente in carica, rendendo necessarie le dimissioni dell'intera Giunta e lo scioglimento del Consiglio regionale.
"Garantismo e fiducia nella magistratura devono viaggiare insieme - ha detto ancora Paolini - per questo e per rispetto del Presidente Del Turco, che dovrà essere libero di dire la sua, eviterò per quanto possibile di assumere decisioni in questi giorni".
VT


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