Parco Costa Teatina, D'Alessandro (PD): "La bocciatura è la più grande miopia della regione Abruzzo"

07 Settembre 2011   17:46  

"La più grande miopia nella storia della Regione Abruzzo". Così commenta Camillo D'Alessandro (PD) la decisione della Regione, per bocca dell'assessore all'agricoltura Mauro Febbo questa mattina in conferenza stampa, di dire no al Parco dei Trabucchi, meglio conosciuto come parco della costa teatina.

"La coniugazione parco-pista ciclabile Ortona-San Salvo, con il recupero a ricettività turistica e servizi degli ex caselli e stazioni - osserva D'Alessandro - avrebbe rappresentato un unicum in Italia ed in Europa, nessuno come noi dispone di una potenzialità simile capace di non parlare di turismo, ma di farlo per la prima volta in Abruzzo".

"Siamo di fronte ad un caso da gabbino - polemizza l'esponente del PD - dal 2001, lo Stato, con Legge nazionale, ha istituito il Parco Nazionale, mai attuato e, dopo dieci anni, di fronte alla esigenza di perimetrale ciò che già c'é, la nostra Regione dice di no, anzi auspica l'abrogazione della legge e quindi del parco, passeranno alla storia come i nuovi Attila". "Non si tratta di essere estremisti ambientalisti, personalmente non lo sono mai stato, cioé coloro che dicono che non si può fare nulla - riprende D'Alessandro - ma come si fa a dire no al petrolio pagando un prezzo e ora no al parco."

"Ricordo che per gente come Febbo - continua D'Alessandro- ci siamo ritrovati nell'area del parco la previsione del Centro Oli, poi non realizzato grazie a mie due leggi nella scorsa legislatura, come tutti ricorderanno. Ciò significa che in assenza di una speciale protezione del territorio, basta un Comune qualsiasi, che con una semplice variante al Piano può consentire la realizzare qualunque cosa". "Non c'é ragione che tenga - conclude D'Alessandro - l'Abruzzo, regione dei parchi, ha deciso di essere una caricatura di se stessa".


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