Parco della Costa Teatina, la verità di Febbo: "I primi a non volerlo sono i cittadini"

L'assessore: "Cinque Comuni su 8 hanno votato contro"

07 Settembre 2011   12:54  

"Fare chiarezza una volta per tutte sulla questione riguardante il Parco della Costa Teatina che fu gia' bocciato nel 2003 dalla Provincia di Chieti che io presiedevo e dalla Regione, e oggi e' avversato da cinque degli otto Comuni interessati". L'assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo questa mattina in conferenza stampa ha voluto rispondere carte e documenti alla mano alle critiche arrivate da alcuni consiglieri regionali di opposizione.

"Vorrei ricordare - ha spiegato l'assessore Mauro Febbo - che oltre alla ferma contrarieta' delle Amministrazioni comunali di Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Ortona, Casalbordino e Torino di Sangro, c'e' stato anche un referendum che in questo ultimo comune ha visto il 95% dei cittadini dire con forza no al Parco.

Le tre Amministrazioni che a parole avevano detto di essere favorevoli (Vasto, San Salvo e Fossacesia), non hanno poi pero' prodotto alcun atto concreto di perimetrazione per ribadire la loro volonta'".

L'assessore Mauro Febbo ha fatto poi la genesi del Parco della Costa Teatina: "La Legge istitutiva del Parco nasce nel 2001. Due anni dopo Regione e Provincia di Chieti espressero la loro contrarieta', dicendo di voler ragionare cosi' come ribadiamo ancora oggi su un progetto che prevedesse la messa in rete delle aree protette e zone sic, tramite la dismissione dell'ex tracciato ferroviario.

Nel 2007 l'allora assessore all'Ambiente Franco Caramanico con una lettera del 6 settembre (Protocollo numero 691) rivolta a Regione Abruzzo, Provincia e agli 8 sindaci interessati, convoco' un incontro dove all'ordine del giorno vi era sia la bozza del protocollo d'intesa che la proposta di perimetrazione.

Ad oggi - ha proseguito l'assessore Febbo - nessuna delle otto amministrazioni ha risposto con atti concreti alla richiesta dell'assessore Caramanico".

Febbo ha poi parlato di quanto accaduto nel 2010. "L'anno scorso il Ministero dell'Ambiente ha notificato agli organi preposti la richiesta della perimetrazione, nell'ambito di un emendamento al Decreto Milleproroghe. La scadenza del prossimo 30 settembre potrebbe portare alla nomina di un commissario ad acta, ma e' mia intenzione chiedere ai parlamentari abruzzesi del Pdl di abolire la norma del 2001, e reinserita nel Decreto Milleproroghe del 2010. E se poi dovesse arrivare il Commissario, questi dovra' tenere conto della volonta' popolare.

E' bene chiarire - ha proseguito ancora l'assessore Febbo - che il Parco dovra' eventualmente essere istituito tramite un Dpr e due passaggi di legge fondamentali quali la Conferenza Unificata e l'Intesa Governo-Regione. Una cosa al momento impossibile, considerando la netta contrarieta' di cinque comuni su otto".

L'assessore Mauro Febbo ha poi concluso ricordando e ribadendo che la volonta' della Regione e' quella di proseguire nella strada intrapresa della Costa dei Trabocchi.

"Si tratta - ha concluso l'assessore alle Politiche Agricole - di un progetto che prevede di mettere in rete territori protetti e aree sic. La Regione e il presidente Chiodi hanno gia' dato il loro assenso, impegnando 16 milioni di euro di Fondi Fas, e sottoscrivendo l'impegno all'atto di acquisto dell'ex tracciato ferroviario per 7,5 mln di euro. In futuro e' poi previsto l'impegno di altri 14 mln di euro".


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