"Parolisi chattava con i trans? Processualmente irrilevante". "No, potrebbe essere il movente"

03 Febbraio 2012   09:48  

Il fatto che Salvatore Parolisi comunicasse via internet con dei transessuali per l'avvocato Valter Biscotti è "processualmente irrilevante". I contatti avvenuti tra il caporalmaggiore sia prima che dopo l'uccisione della moglie Melania Rea, per la difesa non comportano alcuna conseguenza sul processo in corso a carico dell'uomo accusato di aver ucciso la moglie.

Gli accertamenti effettuati dai carabinieri del Ros sull’hard disk del personal computer del caporalmaggiore hanno rivelato che persino la mattina del 20 aprile, due giorni dopo il delitto e mentre tutti cercavano la 29enne di Somma Vesuviana, il cui cadavere sarebbe stato ritrovato nel pomeriggio a Ripe di Civitella, il marito della vittima chattava con i trans.

I contatti in chat e la frequentazione di siti web pornografici, spingono l'avvocato della famiglia Rea a fare ben altre valutazioni. "Se Melania avesse scoperto quei contatti sul pc del marito - ha detto Mauro Gionni - proprio questo potrebbe esserle stato fatale. Forse ha minacciato il marito di riferirlo all’esercito, con la conseguenza che Parolisi avrebbe perso il posto di lavoro".


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