La Pasqua 2008 sarà all'insegna
del risparmio, e di questo i soli ad esserne felici saranno sicuramente i molti
agnelli che non verranno sacrificati per
arrivare sulle nostre tavole. C'è una forte riduzione delle vendite dei generi
alimentari di uso comune come pane, pasta, latte e adesso dei prodotti
tipicamente pasquali come l'agnello, forse dovuto al momento di crisi
economica,.
Per l'aumento generale dei prezzi, infatti, questo piatto sta
scomparendo dalle tavole delle persone dal reddito normale e sta diventando
un prodotto gastronomico di lusso per commensali dal reddito medio alto. Abbiamo conferma di ciò, entrando nei supermercati o ipermercati: le vendite di agnello sono in ribasso, i prezzi sono inferiori a quelli
praticati dalle macellerie del centro cittadino e si aggirano intorno ai 6 / 7
euro al chilo il pezzo intero, dai 10 ai 13,50 euro al chilo le costolette, dai
9,50 ai 12,50 euro il cosciotto, per finire alla spalla che costa dai 9 agli 11
euro sempre al chilo.
Gli animali sono, come scritto sulle etichette, tutti di
provenienza nazionale; i prezzi nelle macellerie del centro sono più alti e i
macellai si chiedono, se gli animali venduti nei super ed ipermercati
provengano realmente dal territorio nazionale, visto che a loro un animale vivo allevato
e macellato in Abruzzo costa 5 euro al chilo
a cui dovranno aggiungere altri 5 euro per la macellazione e costi
relativi al trasporto.
Quindi, conti alla mano, un agnello arriva a costare 11/12
euro al chilo come si può vendere a meno
della metà del costo? Per quanto riguarda gli altri prodotti pasquali, le
uova di cioccolata ormai hanno raggiunto il prezzo dei gioielli! Il costo
infatti per un uovo di circa 300/350 grammi con relativa sorpresa si attesa tra
i 13/ 20 euro.
Unico prodotto a rimanere accessibile ai più è la colomba, i cui prezzi, anche per marche reclamizzate,
si attestano da 3 a
6 euro.
Ed allora come faremo per mantenere le tradizioni?
Molti si sono trasformati in pasticcieri con le uova fai da te e colombe
rigidamente cucinate tra le mura domestiche e che forse si andranno a degustare
sui prati dove gli agnelli, graziati dalla crisi, giocheranno allegramente. Il
vederli forse ci renderà meno amaro questo momento di crisi, sperando che sia passeggero.
(SR)