Patto per lo sviluppo, Campo (Uil): "Un pacchetto Abruzzo per la crescita"

Lettera aperta a Chiodi

15 Maggio 2012   13:20  

LA LETTERA APERTA DI CAMPO A CHIODI

Egregio Presidente,

completati positivamente gli insediamenti dei tavoli tematici, che ci auguriamo giungano rapidamente all’individuazione di soluzioni, condivise o con opzioni alternative, da rimettere al dibattito e alle deliberazioni della Consulta, riteniamo necessaria la convocazione di una sessione della Consulta per deliberare l’agenda delle priorità 2012, di cui i temi affidati ai tavoli tematici sono parte integrante ma non esaustiva.

In particolare, va data continuità al confronto con il Governo, sui temi non ancora trattati e per coordinare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo annunciato dell’effettiva partenza della ricostruzione dell’Aquila entro l’estate.

Le recenti riprogrammazioni di risorse comunitarie e  nazionali sono coerenti con le anticipazioni del Ministro Barca in occasione dell’incontro dello scorso 17 aprile. In attesa di conoscere esattamente il quadro che si determina per l’Abruzzo in base all’applicazione delle relative chiavi di riparto delle risorse, e considerando che la novità non è tanto nelle risorse e negli obiettivi, quanto nel rafforzamento delle verifiche su tempi e qualità della spesa, riteniamo utile fare il punto aggiornato su quanto messo a disposizione dell’Abruzzo dall’insieme degli strumenti di programmazione ed investimento, in modo da realizzare come Patto un’ampia campagna di informazione e sollecitazione di progetti.

La proposta della Uil Abruzzo è che l’agenda delle priorità sia intesa in termini operativi e che si concordi un pacchetto Abruzzo per la crescita, che contrasti l’approfondirsi della crisi economica ed occupazionale nel corso del 2012, anno di gravissima difficoltà.

Tale pacchetto regionale per la crescita potrebbe comporsi di interventi effettivamente attivabili prima dell’estate, dal fisco (modulazione dell’addizionale regionale Irpef con riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati delle fasce basse e medie di reddito; linee guida regionali per una nuova ISEE più sensibile al bisogno effettivo) alla rimodulazione del FAS in favore dei Piani di Rilancio d’Area delle aree di crisi e di un intervento regionale di agevolazione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese; dall’individuazione dei progetti immediatamente cantierabili da finanziare con l’insieme dei fondi europei e nazionali, con particolare riguardo alle politiche sociali, agli atti concreti di sblocco della ricostruzione post-terremoto e all’armonizzazione del credito d’imposta occupazione con gli analoghi programmi regionali di incentivo all’occupazione a tempo indeterminato.

Un pacchetto-fiducia che stimoli anche gli imprenditori privati a credere che pur nel pieno della crisi ha senso investire, perché il pubblico non li lascia soli e per non trovarsi impreparati quando, ci auguriamo, si manifesteranno primi segni di ripresa. Per mettere in campo un pacchetto di tale fatta (fisco, credito, aree di crisi, spesa dei fondi europei e nazionali, politiche sociali, occupazione, ricostruzione) si tratta di darsi tempi stretti per definire i singoli capitoli, che sono in larga parte già nelle nostre disponibilità.

Proponiamo che subito dopo il secondo turno delle elezioni amministrative in corso sia convocata la Consulta per chiudere l’Agenda e individuare i contorni del pacchetto Abruzzo per la crescita, da riempire in massimo un paio di mesi di lavoro.


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