Paura alla Scuola San Francesco Materiale Potenzialmente Infettivo in Aula, ma Scuola "Sanificata"

AUDIO SHOCK - Dimenticano materiale potenzialmente infettivo in aula e si scatena il caos

09 Dicembre 2020   10:00  

Lo avevamo detto e ripetuto lo screening Covid 19 voluto dalla Regione Abruzzo e svolto all'interno degli istituti scolastici, era pura follia.

Purtroppo così è stato e vi spieghiamo perchè.

Oggi il "banco è saltato" quando alla riapertura della scuola primaria San Francesco dell'Aquila, è stato rinvenuto uno scatolone pieno di materiale a rischio infettivo (mascherine, scudi trasparenti ed altro utilizzato dal personale sanitario) all'interno di un'aula, la IIA.

Già avete letto bene, all'interno di un'aula di scuola, a tre giorni dalla fine dello screening, c'era ancora del materiale potenzialmente infetto e la beffa più grande è che alla porta si "veniva accolti" dall'avviso attaccato alla porta che attestava (senza alcuna firma) la sanificazione avvenuta.

Facciamo un passo indietro, torniamo ai giorni immediatamente precedenti allo screening, quando per mettere a tacere gli organi scolastici, Regione e Comune (il Presidente Marsilio e il Sindaco Biondi) d'imperio, abitudine difficile da coniugare con i processi democratici, decidono di assegnare parte della gestione dello screening proprio alle aule che assicurano il diritto allo studio per i nostri bambini più piccoli.

Quelle stesse scuole che lo assicurano, senza soluzione di continuità, dall'inizio dell'anno scolastico più duro che si ricordi dal dopoguerra, (anche nella città dei 309 Martiri del terremoto).

Scuole d'infanzia, primarie, scuole medie, palestre, gli ultimi baluardi di quello che è un diritto calpestato dal virus e dalla nostra ignavia, vengono allestite per accogliere centinaia, migliaia di persone che celano (in modo inconsapevole ed incolpevole) decine e decine di cosiddetti asintomatici, ma portatori del virus.

La notizia rimbalza di chat in chat, di bocca in bocca e sotto la mascherina in tanti si chiedono come possa essere possibile prendere una tale decisione, come possa essere possibile impugnare questo atto imperioso e insitamente rischioso.

"Non ci hanno dato la possibilità di far nulla, hanno atteso l'ultimo momento per comunicarcelo - ci dice sconsolata una dirigente scolastica che, è in prima linea dal marzo scorso - hanno letteralmente atteso che non ci fosse la possibilità di impugnativa dal consiglio d'istituto" conclude la dirigente.

Hanno imbavagliato chi sta in prima linea, chi custodisce e dona un sorriso ogni giorno ai nostri figli, ai loro figli, questo lo aggiungiamo noi.

"Dovevano utilizzare l'atrio non le aule, questi erano i patti - continua l'educatrice - Evidentemente non è stato così ed ora il comune si affretta a far sanificare (ancora) i locali".

Così oggi decine di ragazzini sono stati bloccati all'ingresso della scuola primaria San Francesco, ma migliaia di altri sono entrati fiduciosi delle procedure istituzionali. Folli!

Forse hanno ragione le tante mamme che nelle chat scolastiche hanno affermato che non avrebbero mandato oggi i figli a scuola, preoccupate e disilluse delle istituzioni che dovrebbero tutelarci e tenerci al sicuro.

Così oggi migliaia di ragazzi e ragazze sono entrati a scuola come fosse un giorno qualsiasi, col sorriso di chi ha tanti sogni nel cassetto e di chi sta terribilmente patendo questa triste situazione, col sorriso amaro di chi non sa più cosa sia un mondo "normale", ancor di più in questa città, abituata e rassegnata all'emergenza.

Un tempo L'Aquila era sinonimo di arte, cultura, ma anche di ragazzi e ragazze che giungevano nelle sue università da tutta Italia, una città a misura d'uomo che non si riconosce più, uccisa non dal terremoto, non dal virus, ma dall'ignavia di chi occupa gli scrani più alti delle sue Istituzioni.

Ah, già, veniamo all'attore principale di questo disastro, il Comune e per lui il primo cittadino Pierluigi Biondi che per tutta la mattina ha continuato a confermare di avere la certificazione, di essere all'oscuro del problema, di aver svolto il proprio dovere.

Che dovere ha svolto un sindaco che lascia sole le sue scuole, che da massima autorità sanitaria accetta una certificazione, sanitaria, non firmata, che quando la sua gente ha un simile problema neanche si fa vedere?

Già perchè una volta saputo del problema, l'unica risposta pronta del comune e del suo ospite più illustre è stata quella di mandare due uomini dell'ASM (l'azienda municipalizzata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti e che in questo caso pare, si sia occupata dello smaltimento del materiale potenzialmente infettivo) a ritirare e smaltire quel materiale lasciato alla mercé di bambini di 7 anni in un'aula scolastica.

Voi direte che si è trattato di un incidente, certo che lo è stato, ma sapete come si è svolta la procedura di sanificazione?

Il materiale potenzialmente infettivo è stato lasciato fuori dai cancelli delle scuole, una volta che la ditta sanificatrice avesse finito il proprio lavoro... avete letto bene il materiale potenzialmente infettivo è stato lasciato FUORI DAI CANCELLI DELLE SCUOLE in attesa che il personale ASM lo rimuovesse, attesa anche di giorni sotto la pioggia e "stoccato" in CARTONI.

Ora noi chiediamo all'ospite di Palazzo Margherita di trovare colpe e colpevoli e, anche se fossero personali, di prendere ogni decisione perchè si assicuri che non si ripeta più una situazione simile, MAI PIÙ si diceva dopo il terremoto, MAI PIÙ diciamo anche oggi sindaco.

Oggi ha lasciato una dirigente scolastica in prima linea, oggi ha lasciato maestre e personale scolastico in prima linea mentre lei, sindaco, non so cosa facesse e neanche ci interessa.

Oggi il suo ruolo Le imponeva di essere al loro fianco, alla loro testa per chiedere spiegazioni, pretendere la verità e stabilire, concordandole, le azioni da fare, ma oggi lei non c'era.

Oggi hanno riaperto le scuole, non tutte presidente Marsilio e sindaco Biondi, hanno riaperto ed alcuni bambini sono stati rispediti a casa ed un po' è anche colpa vostra, delle vostre decisioni improvvide, della vostra assenza, oggi i nostri figli hanno imparato (come le mamme nelle chat whatsapp) che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, anche delle istituzioni.

Domani, invece, domani dovrete essere così capaci da rimediare, ci riuscirete?

Non lo sappiamo, ma pretendiamo che ci proviate con tutte le vostre possibilità, perchè Voi presidente Marsilio e sindaco Biondi, siete Ospiti delle istituzioni, non le istituzioni stesse.

Noi aspettiamo.

 

ps. La dirigente scolastica della Scuola San Francesco Antonella Conio ci comunica che ha già attivato la DaD (Didattica a Distanza) per 2 ore al mattino e 2 al pomeriggio. 


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