Pd: azzerati tutti i vertici, inizia ''l'ascolto''

23 Dicembre 2008   10:50  

Né le primarie né un vero congresso, bensì "ascolto": questo il metodo individuato dal Pd per rinnovare la classe dirigente.

La parola d'ordine è ora rinnovamento, nelle quattro assemblee provinciali di ieri sono stati azzerati tutti i livelli dirigenziali di partito.

Il percorso individuato per il rilancio, anche nella prospettiva dei prossimi appuntamenti elettorali, passa per una fase di ascolto nei circoli e nel territorio che si concluderà fra un mese quando torneranno a riunirsi le assemblee provinciali per individuare la nuova classe dirigente locale.

"Alle elezioni regionali i cittadini ci hanno lanciato un messaggio ben preciso, bisogna tenerne conto", ha commentato il parlamentare Giovanni Lolli nel corso del confronto all’hotel Canadian di ieri pomeriggio.

Anche secondo la presidente Stefania Pezzopane "non c’è stato uno spostamento di voti a destra, comunque. Buona parte degli elettori insoddisfatti si è astenuta", e questo vuole essere un punto da cui ripartire, per far tornare la gente a votare. Per il segretario provinciale del Pd, Michele Fina "non ha pagato la linea attendista seguita dal nostro partito, dopo i fatti che hanno visto coinvolto Ottaviano Del Turco. Non dobbiamo essere né il partito dei giudici né quello degli impuniti. Abbiamo bisogno di un codice etico, stella polare per i nostri dirigenti".

Quasi tutti gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell'assemblea sono stati a favore dell'azzeramento dei ruoli di partito e del superamento delle dinamiche delle correnti che hanno prodotto la moltiplicazione di cariche partitiche.

Diversi poi gli interventi, fra i quali quello di Antonio Iannamorelli, nei quali si sono prese le distanze dall'operato della giunta Del Turco e da alcune scelte passate, come quella di nominare Cesarone capogruppo del Pd.

Interviste a Stefania Pezzopane, Michele Fina, Giovanni Lolli e Alfredo Moroni.

(MS)


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