Pdl, scontro senza fine fra Piccone e Giuliante
Il capogruppo al senatore: mente sapendo di mentire
"Filippo Piccone mente sapendo di mentire. Lo fa spudoratamente e con un'arroganza degna di miglior causa". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Gianfranco Giuliante. "Il Bokassa di Celano - aggiunge Giuliante - annuncia a mezzo stampa la destituzione dello scrivente, esautorando il gruppo consiliare regionale del PDL e facendo financo filtrare l'indicazione del successore (Chiavaroli R.). Mente due volte nello stesso giorno: prima a Pescara e poi a Sulmona. A Pescara e' costretto a mettere pezze a colore su una affermazione infelice. A Sulmona mente, laddove addebita alla direzione nazionale del PDL l'aver smembrato il territorio (collegi di Pratola Peligna e di Castel Di Sangro aggiunti al controllo della Marsica), quando la richiesta di questa operazione e' sua ed e' documentata. Per Piccone -dice ancora Giuliante - non si puo' neanche dire che la parola tradisca il pensiero; piu' semplicemente lo precede. Avevo gia', personalmente, richiesto la convocazione della segreteria regionale e la aspetto con ansia. Sara' l'occasione per chiedere conto della deriva familistica e lococentrica che ha visto concentrare in Marsica e, in particolare a Celano, almeno 11 delle nomine del PDL. Al solito illogico e risibile il Piccone-pensiero. Il riferimento che il mio intervento di denuncia sarebbe un'assicurazione per mantenere il posto e' priva di senso. Appare verosimile che chi voglia mantenerlo eviti la polemica con il presidente regionale del partito, si inzerbini, diventi cortigiano e yes man, categorie che da sempre evito accuratamente e che Piccone sembra particolarmente apprezzare e di cui ama circondarsi. Chiedero' a Roma di occuparsi del caso Abruzzo (e' troppo importante l'appuntamento delle elezioni provinciali aquilane) Per quel che concerne, invece, le competenze della segreteria regionale o la richiesta di convocazione del gruppo consiliare mi dichiaro - conlude Giuliante- a disposizione tanto per essere processato, quanto per processare."
