Per gli asili il comune chiede i soldi anche ai poveri

Cancellate esenzioni per i redditi fino a 4.900 euro

27 Febbraio 2011   09:52  

PESCARA: Da 50 a 70 euro al mese anche per le famiglie più povere, quelle con redditi bassi (fino a 4.900 euro) per mandare i propri figli all'asilo nido.

 
Esenzione finita, giro di vite del Comune e stangata per i più bisognosi.

Una "botta" a chi già non riesce ad arrivare a fine mese e sarà costretta a non si sa cosa per avere reddito e "tenere" i bimbi a casa.

L'allarme sulla delibera approvata in Giunta è stato dato dal Pd che minaccia le "barricate" per bloccarla in Consiglio.

Vero e proprio cambio di rotta

Famiglie con tali redditi hanno sempre avuto una esenzione al pagamento degli asili nido, quindi le fasce di prezzo:

Fino a 2.500 euro saranno conteggiati 50 euro per il tempo pieno (8-16), 40 il ridotto (8-13) e 55 il prolungato (7.30-17);

dai 2.501 a 4.900 saranno 70, 56 oppure 77 euro.

Esenzione solo per chi non ha reddito (pari a zero).

 

Anche gli altri redditi colpiti


Infatti da 4.901 a 6.500 euro subiranno un piccolo aumento da 100, 80 e 110 (sempre rispettivi agli orari già descritti) avranno una sovratassa di 2 euro.

Così a salire con aumenti che andranno dai 5 ai 7 fino a 30 euro per i redditi più alti.

Ma il "ritocco" non si ferma qui, più cari anche i pasti

Oggi, infatti si pagano 3,81 euro a pasto per un totale mensile di 76 euro, dopo la delibera si passa a 11 euro in più al mese.

Intanto gli assessori si giustificano al bilancio e agli asili Eugenio Seccia e Guido Cerolini:

"La maggior parte degli aumenti, come quelli per asili e mense scatteranno solo a settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico. Si tratta di minimi incrementi che non incideranno su tutti gli utenti, perché abbiamo preservato la differenziazione per fasce di reddito. In questo modo abbiamo evitato stangate sulle tasse".


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