Per una notte è stata davvero Rai

La trasmissione di ieri con Santoro & co.

26 Marzo 2010   11:20  

"Raiperunanotte" non aveva nessuna voglia di essere politicamente corretta, e lo ha subito dimostrato. Le prime immagini a comparire sono quelle di Benito Mussolini che arringa la folla in uno dei famosi discorsi. Le sue parole sono molto simili a quelle utilizzate da Berlusconi durante la manifestazione del Pdl a Piazza San Giovanni, a Roma. Poi si torna in studio, e Michele Santoro ci introduce alla serata nel buio più totale, come ci ha abituati ad "Annozero".


"Caro Napolitano, non c'è il fascismo, domenica si va a votare: Ma insomma, certe assonanze...", allude malizioso il giornalista, il quale continua a rivolgersi al Presidente della Repubblica col solo scopo di rammentargli che "quando si blocca l'informazione in tv, o si telefona alle Authority per bloccarla, qualcosa proprio non funziona".
Ha ricordato, infine, come "Per una telefonata Nixon dovette dimettersi. Aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione".


La tv di Stato sta evidentemente perdendo potere, perchè sul web e sulle piattaforme del satellite e del digitale, in tantissimi hanno dato spazio alla trasmissione censurata da un'assurda legge sulla par condicio. Dal PalaDozza di Bologna vengono proiettate immagini di manifestanti del Popolo delle Libertà che insultano Santoro, Vauro e Marco Travaglio, dimenticatisi, forse, di essere esponenti dell'Italia che ama e non invidia.


Per una volta, è stato possibile vedere un programma in cui erano presenti sia esponenti del mondo del giornalismo (Gad Lerner, Giovanni Floris, Riccardo Iacona), ma anche comici televisivi e non (più) come Antonio Cornacchione e l'epurato Daniele Luttazzi. Tutti parlano esprimendo la propria opinione. Non tutti sono d'accordo tra loro, ci mancherebbe, ma almeno si ascoltano e non accavallanno le voci una sull'altra, facendo la gara a chi urla di più, come nei 'pollai televisivi' tanto odiati dal nostro premier.


Neanch'io, personalmente, ho gradito l'intervento di tutti i convenuti trovando eccessive alcune uscite. Però, penso anche che finchè ci sarà spirito critico, quindi opposizione e dissenso (anche animato), e verrà dato a tutti la possibilità di esprimerlo, avrò la possibilità di rafforzare le motivazioni dei miei discorsi, o l'opportunità di aprirmi a nuovi modi di pensare, che è il sale di qualsiasi democrazia. Se, poi, ci dovessero essere offese gravi, esistono tutti i mezzi legali per potersi difendere.


Per una notte, insomma, è stata davvero Rai!


Francesco Balzano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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