Percepivano indebitamente benefici assistenziali, denunciati due sfollati aquilani

21 Novembre 2011   09:52  

Continuano ininterrottamente i controlli dei carabinieri per scoprire i soggetti che hanno goduto e continuano a godere di ogni tipo di beneficio a seguito del sisma del 6 aprile 2009. A quasi tre anni dal terremoto, ancora una volta, vengono alla luce situazioni a dir poco sconcertanti di persone che, continuano a speculare sulle spalle di coloro che, di contro, con il terremoto, hanno perso veramente tutto: casa, lavoro e familiari.

La minuziosa attività investigativa svolta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di L’Aquila, ha permesso di deferire alla competente A.G. A.A. 39enne e P.G. 57enne, entrambi aquilani.

In particolare A.A., al fine di conseguire l’attribuzione di un alloggio presso il progetto “c.a.s.e.”, quale unico occupante, ometteva di dichiarare di aver costituito un proprio nucleo familiare autonomo, simulando di mantenere abituale dimora all’epoca del sisma presso l’indirizzo di propria residenza, mentre invece, stabilmente dimorava unitamente ai familiari in altro indirizzo. P.G. al fine di conseguire l’assegnazione di una camera d’albergo falsamente dichiarava di avere stabile dimora, all’epoca del sisma, in L’aquila, mentre in realtà viveva unitamente alla propria famiglia in un comune in provincia di Chieti.

Entrambe i soggetti sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica per il reato di truffa aggravata per indebito conseguimento di erogazioni pubbliche.


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