Perchè bisogna pagare una tassa su case distrutte?

Cos'è l'ICI?

10 Dicembre 2009   07:47  

Già da qualche giorno è stato palesato su tutti i giornali locali che entro il 16 Dicembre gli Aquilani dovranno tornare a pagare l'ICI sulle seconde case, anche se distrutte o danneggiate.

Come tutti sappiamo l'ICI è una tassa sugli immobili che costituisce una delle entrate più importanti dei bilanci dei Comuni Italiani.

Il presupposto dell'imposta è il mero possesso, che può essere a titolo di proprietà, di usufrutto, uso o abitazione. Da quanto detto sembra chiaro che l'immobile debba esistere, ossia debba essere un bene su cui possano esercitarsi dei diritti.

Il Comune di L'Aquila, con gli altri Comuni del cratere, ha deciso di far tornare gli Aquilani a pagare l'ICI sulle seconde case a prescindere se le stesse siano ancora in piedi o se siano distrutte in tutto o in parte, quindi indipendentemente dal fatto che i diritti sopra elencati possano concretamente estrinsecarsi.

Quindi vogliono far pagare una tassa senza che si verifichi nella realtà il presupposto della stessa, cioè l'esistenza dell'immobile.

Ora, fino a quando si critica il Governo, perché ci sta facendo "allungare il collo" per concedere una proroga sulle tasse necessaria e giusta, va bene, ma quando sento il Sindaco Massimo Cialente che nella diretta delle 14:00 al TGR Abruzzo dell'8 dicembre afferma che è "una vergogna ciò che il Governo sta facendo e che la situazione è molto critica, viste anche le considerazioni del Censis sulla situazione di emergenza che vive L'Aquila", mi chiedo: perché il nostro Comune ci vuol far pagare l'ICI senza possibilità di proroga?

In realtà il 43° Rapporto Censis sottolinea come la fase dell'emergenza è stata efficacemente portata avanti dalla Protezione Civile, mentre la ricostruzione del centro storico, degli edifici distrutti o gravemente inagibili che sono il 74% del totale, è decisamente in ritardo rispetto a ciò che ci si era preposti.

Caro Sindaco, perché le tasse che incrementano le entrate del Comune devono essere pagate dai cittadini oramai quasi indigenti, mentre poi in modo incoerente critica l'operato del Governo rispetto alla proroga nazionale che stenta ad arrivare? Gli Aquilani dovrebbero essere esonerati dal pagamento delle tasse non in considerazione dello scopo cui esse mirano, bensì in relazione alla difficoltà economica e lavorativa in cui versano.

Invece così non è, ed il Sindaco con la sua "bella faccia tosta" si presenta ai microfoni dei giornalisti, dando per scontato che le uniche tasse da pagare siano le comunali, biasimando aspramente il Governo che si comporta nei nostri riguardi meglio di lui. (Pensate come siamo ridotti!!!).

Insomma ancora una volta il nostro deludente e disarmante Sindaco "predica bene e razzola male". Dovrebbe essere il primo a constatare la difficoltà della sua gente e a battersi per non far pagare un ICI ingiusta e senza presupposto giuridico su case che non esistono come tali, invece si permette di emettere sentenze su altri come se lui fosse esonerato dalle critiche solo perché Aquilano.

Bhe, caro Sindaco, lei per noi sta facendo davvero poco, quindi invece di parlare degli altri si rimbocchi le maniche e faccia qualcosa!

La questione del pagamento dell'ICI sulle seconde case fantasma è davvero indegna e frutto di ignoranza giuridica e scorrettezza etica.

Le rassicuranti parole di Bertolaso, circa la proroga per tutto il 2010 delle tasse nazionali, spero si concretizzino al più presto in un provvedimento scritto, abbiamo bisogno di tranquillità e questa continua paura ed ansia per ciò che sarà "Domani" non aiuta a tornare alla normalità.

Un' ultima annotazione: tanti auguri e tanta fortuna agli amici Mariano e Pierluigi che vedono finalmente riaperto il Boss, locale storico della città.

 

 

Francesca Aloisi

 

 

 

 


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