Mario Di Marco, 13.000 euro al mese; Paolo De Angelis, 6.000 euro; Leo Nello Brocchi, 5.300 ; Carlo Tranquilli, 9.600; Alfredo D’Ercole, 6.100; Giuseppe Amicarelli, 5.300; Franco Vollaro: 5.300; Giovanni Ramundi, 6.000; Maria Daniela De Rosa, 6.000 ; Ligia Di Giulio , 4.000 euro.
Sono solo alcuni dei pantagruelici stipendi mensili che sarebbero percepiti dai dirigenti che gestiscono la macchina organizzativa dei Giochi del Mediterraneo 2009. Certo, a cominciare dal direttore Di Marco, sono tutti professionisti di cui non è lecito mettere in dubbio le alte capacità, e sono anche loro in questo caso lavoratori a termine, precari, perchè i contratti sotto accusa avranno una durata massima di 22 mesi.
“Auà!” , esclamerebbe comunque insieme a tanti cittadini il simpatico orso con le pinne scelto come mascotte dell’evento, “Ma guarda un po!": l’Abruzzo sta vivendo una delle pagine più buie dal punto di vista economico e della credibilità delle istituzioni, ed esistono ancora oasi ovattate dove è possibile l’allegro scialo dei soldi pubblici, dove parole come deficit, famiglie alla fame, sobrietà, vacche magre, sono solo echi lontani e fonemi senza senso.
La lista dei super-stipendiati è stata spiattellata all’attenzione pubblica dall’esponente di Alleanza nazionale Mauro Febbo. Scorrendo il lungo elenco e facendo quattro conti, più che di Pescara 2009 si potrebbe parlare di grande abbuffata. Altro che gestione condotta con “rigore monastico“, promessa dall’ex-sottosegretario Pd Giovanni Lolli. Altro che evento che avrebbe rappresentato, come ebbe solennemente a dichiarare Sabatino Aracu di Forza Italia, un riscatto anche morale della parte migliore dell'Abruzzo .
Non sembrano convincere le giustificazioni accampate dal direttore generale Di Marco: non ho rimborsi spesa per benzina e telefonate, lo stipendio non l'ho deciso io, con la mia attività privata avrei guadagnato anche di più, c'è solo voglia di sbattere il mostro in prima pagina.
Veemente la reazione del manager Brocchi che dà dell'ignorante a Febbo, nel senso che ignora l'alta professionalità richiesta per le consulenze legali dei giochi. E annuncia querele.
Ilgran capo del Coni Gianni Petrucci ha chiesto spiegazioni sugli stipendi d’oro, vuole capire, non sapeva, deve ponderare e menditare il da farsi. Assicura comunque con i Giochi del Mediterraneo l'Abruzzo farà un figurone.
Speriamo...per ora immaginiamo la faccia delle decine di lavoratori del Cus, di cui è presidente proprio il direttore generale dei Giochi Di Marco, che non ricevono da mesi lo stipendio.
