Pescara 2009, villaggio atleti a rischio

16 Marzo 2009   12:30  

"Con rammarico - ma costretta dalla necessita' di salvaguardare la propria impresa e gli oltre 400 lavoratori che oggi occupa - constatati tutti gli inadempimenti agli accordi sottoscritti, e le dichiarate intenzioni di non adempiere, da parte di alcuni degli altri soggetti interessati", la societa' "Villaggio Mediterraneo Spa" si ritiene "libera dagli impegni assunti e pertanto di non mettere a disposizione gli alloggi in occasione dell'evento sportivo dei Giochi del Mediterraneo Pescara 2009". La doccia fredda e' arrivata stamani in una conferenza stampa della stessa societa' che ha tuttavia precisto "di proseguire l'opera di completamento degli alloggi con la stessa celerita' finora dimostrata in modo da sgombrare il campo da facili strumentalizzazioni che sicuramente seguiranno, rispettando cosi' gli impegni assunti nei confronti degli acquirenti degli immobili". L'incontro con i giornalisti e' servito alla societa' Villaggio Mediterraneo a "fare chiarezza, una volta per tutte, su tutte le questioni legate alla costruzione del complesso e alle responsabilita' dei soggetti a diverso titolo coinvolti, anche in relazione alle polemiche e alle continue esternazioni che hanno visto minare la credibilita' dell'iniziativa e dei suoi promotori". Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato i soci della Villaggio Mediterraneo Spa, con il presidente Gianni Di Cosmo e con il legale, l' avvocato Giancarlo Tittaferrante, sono state illustrate le iniziative, anche giudiziarie, da attuare a tutela degli interessi della societa', che si sono rese necessarie a causa delle polemiche e dei continui attacchi strumentali che hanno avuto come duplice obiettivo di alimentare la visibilita' di esponenti politici locali e di causare danni di immagine alla societa' Villaggio Mediterraneo. "Queste continue esternazioni nonostante si siano rivelate dal punto di vista tecnico e giudiziario del tutto insussistenti - spiega l'ingegner Gianni Di Cosmo presidente della Villaggio Mediterraneo Spa - sono servite finora soltanto a gettare inutili ombre sulla qualita' morale e professionale dei promotori dell'iniziativa edilizia, a nascondere responsabilita' per inefficienze e inadempienze di coloro che invece avevano assunto compiti e impegni ben precisi, e a strumentalizzare a fini di scontro politico una delle piu' importanti operazioni imprenditoriali degli ultimi anni realizzate esclusivamente con investimenti privati. Tutto questo sta creando inevitabilmente problemi di ogni genere, nei confronti dei nostri acquirenti, delle banche e di tutti coloro che hanno creduto in questa operazione e ci costringe a prendere importanti decisioni a difesa dei nostri interessi". Pertanto, la societa' Villaggio Mediterraneo ha dato incarico all'avvocato Giancarlo Tittaferrante di valutare la trasmissione di un esposto-denuncia alla Magistratura penale al fine di accertare se tutte le iniziative lesive dell'iniziativa possano ritenersi sottese alla cura di interessi altri e quindi inquadrabili in una strategia di lesione degli interessi della societa'; di procedere civilmente, ai fini del risarcimento dei danni anche precontrattuali, nei confronti di tutti coloro che si sono resi inadempienti e hanno rilasciato dichiarazioni del tutto prive di fondamento e attuato comportamenti idonei a procurare danni patrimoniali alla societa'.

E' toccato all'avvocato Giancarlo Tittaferrante riepilogare la cronistoria della realizzazione del Villaggio Mediterraneo di Chieti scalo(4.700 alloggi), con particolare riferimento al ruolo del Comune di Chieti, colpevole, hanno spiegato il legale e lo stesso Di Cosmo, di numerose inadempienze tra le quali la mancata ralizzazione di opere di sua competenza, infrastrutturali e viarie, di adegnamento e di connessione degli impianti e di non aver dato alcuna concreta garanzia per la conclusione dei lavori in tempo utile. Inadempienti anche gli antri enti interessati (Universita', Ater, Asdu, Asl) dai quali la Societa' non ha ricevuto nessun riscontro alle proposte formulate in base agli impegni assunti dagli enti stessi. "Solo in ragione dei suddetti impegni - ha spiegato Tittaferrante - assunti da Comune, Universita', Asl, Ater e Adsu, la societa' ha dapprima sottoscritto la convenzione con il comitato organizzatore dei Giochi e successivamente acquisito, con investimenti interamente privati, tutte le aree predisponendo la progettazione attuativa e avviando la realizzazione dell'intervento". Come confermato nell'atto di indirizzo, il Comune di Chieti aveva assunto l'impegno e ha garantito la realizzazione delle opere infrastrutturali, tra le quali l'interramento di via dei Vestini, tramite un sottopassaggio, per realizzare una piazza di collegamento tra il campus universitario e il Villaggio. La realizzazione del sottopassaggio e della piazza, spettante al Comune, e' sempre stata considerata dall'universita' condizione vincolante per l'acquisizione degli immobili. "In realta' il comune ha dapprima sottoscrotto la convenzione in data 12 dicembre 2006 garantendo il governo degli strumenti urbanistici necessari alla realizzazione delle opere ma il 16 dicembre sempre dello stesso anno invocava invano i poteri straordinari del commissario Fontana affermando che i poteri ordinari in suo possesso non avrebbvero garantito la tempestiva approvazione del promesso strumento, come poi e' stato. Inoltre, ha aggiunto Tittaferrante, la variante urbanistica richiesta dalla societa' non e' stata istruita per la pretestuosa necessita' di acquisire informazioni su opere provvisorie che invece non necessitano neanche del permesso di costruire. Per minimizzare i propri ritardi, ha concluso il legale, il Comune ha sempre tenuto un atteggiamento censorio e denigratorio delle attivita' in corso.


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