Pescara, Acerbo e Di Iacovo contro le speculazioni edilizie

09 Ottobre 2010   09:43  

A margine dei lavori consigliari di ieri, dopo la lunga seduta in cui sono passate all'approvazione ben 14 delibere, i consiglieri Maurizio Acerbo e Giovanni Di Iacovo rispettivamente di Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologica e Libertà, si esprimono criticamente sulle scelte dell'amministrazione soprattutto in materia urbanistica. In particolare a tenere banco è la contestatissima filovia sulla strada parco che i due veterani di palazzo di città hanno osteggiato da sempre per motivi diversi. Il consigliere Acerbo alla domanda sul futuro del progetto "Filò" risponde con un consiglio pacato ed amichevole ai suoi colleghi della maggioranza. "Credo che sia dovere della GTM e dell'amministrazione di centrodestra avvalersi dell'articolo 9 del contratto che prevede la possibilità da parte del committente, insindacabile dalla ditta appaltatrice, di sospendere i lavori per 50 giorni senza oneri, per consentire che si discuta con i cittadini in un clima di serenità senza che incombano denunce". Man mano che si entra nel vivo dell'argomento i toni si fanno più polemici. "In merito al progetto esistono tutte le vie legali di variare sia il tracciato che l'impiantistica. Le opere pubbliche sono realizzate con denaro pubblico e devono essere fatte per il vero beneficio della collettività non per conferire appalti. I cittadini sono stati tenuti fuori dalla decisione, non c'è stata la valutazione di impatto ambientale e, altra stranezza che caratterizza l'iter del progetto, è la mancanza di un effettivo pronunciamento da parte del Consiglio comunale con uno specifico atto nelle fasi finali. Gli ultimi risalgano agli anni '90, quando anche la valutazione del costo di esercizio venne fatta su un progetto preliminare. Il filobus è, a quanto sembra, un mezzo che va avanti per inerzia da 15 anni e il ritardo con il quale si è arrivati oggi a cantierare l'opera non è dovuto alle proteste dei cittadini ma alle lungaggini burocratiche, le procedure bloccate dalla stessa GTM e dalla Regione che ha annullato e ritirato un precedente bando. Fino al 2003 il partito di Rifondazione ha combattuto questa battaglia da solo". In chiusura il suo appello è che le amministrazioni mettano in campo strategie di mobilità sostenibile nel contesto di una riorganizzazione più ampia dello spazio urbano. Un primo passo è stato fatto con l'approvazione, proprio ieri, della mozione Acerbo sull'introduzione di un servizio di trasporto bici sugli autobus di linea urbani e non. Il consigliere Di Iacovo sulla stessa lunghezza d'onda di Acerbo esprime i suoi dubbi sia sulla filovia sia sulla possibilità di modificare la destinazione d'uso delle aree di risulta nei pressi della stazione centrale, come ha dichiarato il governatore Gianni Chiodi qualche giorno fa a Pescara, spiegando le potenzialità del fondo "JESSICA". "Questo progetto calpesta la volontà dei cittadini che si aspettano, così come ha annunciato lo stesso sindaco Albore Mascia a dicembre scorso nella variazione di bilancio, la realizzazione di un parco, un polmone verde in mezzo alla città, con una mediateca-biblioteca e un teatro. Tutto questo sarebbe sostituito da un conglomerato di cemento che dovrebbe ospitare uffici privati dirigenziali. Un' ulteriore violenza alla scarsa vivibilità del centro in favore della speculazione edilizia contro le norme del P.R.G. Invito quindi la maggioranza a retrocedere da una simile ipotesi progettuale che peraltro smentisce i propositi del sindaco e a ragionare insieme per utilizzare al meglio questi fondi nell'interesse della cittadinanza".

(CF)


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