Pescara, Alfredo D'Ercole è fuori dalla giunta comunale

E' l'agnello sacrificale del centrodestra?

04 Gennaio 2011   17:50  

E' Alfredo D'Ercole l'agnello sacrificale della giunta Mascia.
L'assessore ai lavori pubblici, architetto 55enne, è stato costretto a lasciare l'amministrazione comunale ad un anno esatto dalla sua nomina.
Era il 4 gennaio 2010 quando il sindaco, alle prese con i problemi causati da Teodoro, lo chiamò a far parte della sua squadra, attribuendogli le stesse deleghe fino ad allora nelle mani dell'irrequieto Gianni.
E oggi come allora, D'Ercole - un tecnico e non un politico, come ha più volte ribadito - è l'uomo che tende la mano a Mascia alle prese con costanti difficoltà a mantenere in piedi la sua maggioranza. Tradotto in politichese: meglio coinvolgere in giunta qualche insoddisfatto della maggioranza, magari meno capace, ma che in Consiglio c'è e con il proprio voto può fare la differenza sulla tenuta della coalizione, piuttosto che affidarsi a tecnici esterni.
Ed ora, dunque, palla al sindaco, che dovrà trovare il sostituto: un nome che, secondo accordi, dovrebbe uscire dell'Udc. Ma anche Fli, fra una bordata e l'altra al sindaco - l'ultima di Adele Caroli - scalpita per un assessorato.
Per i centristi, sarà ora il capogruppo Vincenzo Dogali a portare la rosa di nomi sul tavolo del primo cittadino; i più gettonati sono quelli di Enzo Di Vittorio, architetto di 33 anni, candidato per l’Udc non eletto alle scorse elezioni provinciali e quello di Mario Cappelluti, della locale sezione Adriatica dell’Unione di centro
Critiche nei confronti dell'amministrazione davanti all'ennesima defezione, le opposizioni di centrosinistra. Ma per il sindaco Mascia oggi "è andata in onda la ‘bella politica’, quella fatta di rapporti leali, corretti e signorili, una politica che sa raccontare la verità alla gente".


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