Pescara-Montesilvano-Spoltore unico Comune: ecco il progetto

27 Novembre 2010   18:50  

Con lo slogan "Per crescere diventiamo grandi" è stato illustrato oggi alla sede della Fondazione Pescarabruzzo, dal presidente del comitato promotore, il capogruppo Idv alla Regione Carlo Costantini, lo studio di fattibilità della fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, con un taglio di 6,3 milioni di euro di costi della politica.

"Abbiamo già costituito un comitato promotore con un logo ed un sito internet perché abbiamo la consapevolezza - ha spiegato Costantini - che un progetto così ambizioso non possa non vedere la partecipazione di tutta la cittadinanza. In Abruzzo - prosegue Costantini - ci sono 305 comuni che però potrebbero essere 150, con un risparmio veramente grande per le disastrate casse statali. Per questo l'eventuale fusione fra questi tre comuni, rappresenterebbe un modello da esportare e da prendere ad esempio anche nella nostra regione".

L'ex deputato ha poi prefigurato i vantaggi in termini di riduzione di spesa pubblica: "Nascerebbe una città metropolitana con 200 mila abitanti, un'estensione di 100 km quadrati, con oltre 1000 km di strade urbane. Ma la vera novità sarebbe quella relativa ad un taglio secco di 6,3 milioni di euro di costi della politica (riduzione di assessori, sindaci e amministratori), che andrebbero ad aggiungersi al bonus statale di oltre 8,5 mln (Decreto Ministeriale 2010) che viene riservato ai quei comuni virtuosi che decidono di fondersi, porterebbe la nuova città a poter disporre di oltre 15 milioni di euro da spendere per il territorio. Credo che questa sia una occasione unica ed irripetibile da prendere al volo".

"Sappiamo che il nostro progetto potrebbe incontrare degli ostacoli - ha concluso, parlando dell'iter normativo da seguire - ma è altrettanto vero che con l'aiuto dei cittadini, si potrebbe davvero raggiungere questo ambizioso obiettivo. Seguendo la Legge 143/97, bisognerebbe avere le delibere comunali, ricorrere poi al referendum popolare e infine predisporre una legge regionale - conclude Costantini - sapendo che eventuali resistenze dei consigli comunali potrebbero essere superati con l'istituto della partecipazione popolare e quindi con una raccolta di firme. I cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore in questo momento sono arbitri del loro destino".


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