Pescara: XXV Congresso dell’Unione degli Avvocati Europei

17 Giugno 2011   10:21  

“L’armonizzazione dei procedimenti normativi e giudiziari tra i paesi dell’Unione Europea non è solo un’opportunità da cogliere, ma una necessità improcrastinabile per evitare discrasie tra paesi confinanti, o ‘casi’ sconcertanti, come quello relativo alla vicenda Battisti, il terrorista fuggito in Francia dove venne protetto per vent’anni, con il rifiuto della sua estradizione. E’ ormai giunto il tempo di trasformare l’Unione Europea dei mercati e degli interessi economici, in una vera comunità politica di popoli”. Lo ha ribadito stamane il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenendo all’apertura dei lavori del XXV Congresso dell’Unione degli Avvocati Europei svoltosi presso la Sala consiliare del Comune di Pescara. Oltre 300 i partecipanti all’evento, 31 i relatori provenienti, tra gli altri paesi, da Francia, Gran Bretagna, Romania, Polonia, Spagna e Germania. Ad aprire i saluti sono stati gli avvocati Alfonso Vasile, membro della Direzione regionale dell’Unione Avvocati Europei, e Joe Lemmer, Presidente dell’Unione stessa, il quale ha ribadito il ruolo del “diritto comunitario quale strumento di difesa innanzitutto dei diritti dell’uomo”.

“Come avvocato – ha detto il sindaco Albore Mascia – voglio invocare il massimo impegno all’armonizzazione tra i corpus giuridici nazionali degli Stati dell’Unione che esprimono, pur sempre, le diverse peculiarità sociali e culturali e quindi le differenti strutture giuridiche di ciascun paese, al fine di impedire il formarsi di sacche di illegalità che possono allignare e svilupparsi al riparo delle pieghe dei differenti ordinamenti. A tal proposito non posso non citare le gravi conseguenze che sono derivate, soprattutto negli scorsi decenni, dalle disomogenee normative finanziarie vigenti in alcuni Paesi, non certo soltanto europei, tali da consentire lo sviluppo di attività, per lo più illecite, ma anche solo spregiudicatamente speculative, basate su ingentissime quanto incontrollabili risorse finanziarie, fatte affluire nei cosiddetti paradisi fiscali. E’ necessario inoltre considerare che, in virtù della globalizzazione, forme di controllo che paradossalmente consentivano, fino allo spirare degli anni ’80 del secolo scorso una qualche forma di disciplina nelle transazioni economiche internazionali, sono andate progressivamente attenuandosi. Gli Stati – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – hanno però reagito a questa pericolosa e graduale anarchizzazione dei mercati finanziari e valutari, talchè negli ultimi anni la situazione è certamente migliorata, proprio attraverso lo sviluppo di una rigorosa e più omogenea normativa, prodotta dalla legislazione comunitaria e internazionale, e, per quanto attiene l’Europa, dai severi controlli che derivano nei Paesi membri, e dal recepimento delle Direttive dell’Unione. Purtroppo, però, la comune appartenenza alla Comunità non sempre consente quella auspicabile omogeneità normativa che diviene, invece, assolutamente imperativa quando ci si confronta nel campo dei diritti umani e della legislazione penale. Mi riferisco ai recenti episodi di quella amara cronaca che ha raccontato a tutto il mondo il tragico esodo dall’Africa, ancora oggi in pieno svolgimento e che vede Lampedusa, e quindi l’intera Italia, coinvolta in una biblica operazione di soccorso umanitario dalla quale però altri Stati aderenti all’Unione si sentono del tutto estranei in relazione a interpretazioni capziose delle normative comunitarie. Ancor più sgradevole è la riflessione circa la difficile difesa della auspicabile uniformità della legislazione penale all’interno delle relazioni tra gli Stati membri, incontestabilmente figli di una condivisa radice culturale e civile, sia pure ostinatamente non formalmente proclamata, e quindi di una comune e unica matrice giuridica. Da ciò nascono allora sconcertanti situazioni quali quelle che hanno coinvolto l’Italia e la Francia sul caso Battisti: il terrorista fuggito oltralpe venne protetto per oltre vent’anni dalla cosiddetta ‘dottrina Mitterand’, secondo la quale ‘il diritto d’asilo, essendo un contratto tra chi ne gode e la Francia che l’accoglie, è sempre stato e sempre sarà rispettato , concetto ribadito nel 1985 al 65° Congresso della Lega dei Diritti Umani. La enunciazione fu conclamata e sancì da parte della Francia il rifiuto di aderire alla richiesta di estradizione di Battisti in Italia, ma solo di fatto. Quel pronunciamento presidenziale non fu mai elevato a dignità di legge, né alcun potere giurisdizionale francese confermò mai la legittimità giuridica di quella prassi ventennale proprio per l’estraneità di una tale determinazione d’imperio rispetto al corpus giuridico comunitario. Solo nel 2004, prima la Corte di Cassazione francese, massimo Organo di giurisdizione ordinaria, e successivamente Le Conseil d’Etat, massimo Organo giurisdizionale amministrativo francese, equivalente al nostro Consiglio di Stato, negarono ogni validità giuridica alla ‘dottrina Mitterand’. Tali circostanze – ha ancora aggiunto il sindaco Albore Mascia – ci consentono di pervenire alla naturale conclusione della ormai improcrastinabile necessità di giungere a trasformare l’Unione Europea da una consolidata comunità di interessi economici, di mercato e di reciproche salvaguardie valutarie, in una vera comunità politica. Una tale evoluzione, ormai universalmente riconosciuta come assolutamente inderogabile, si attua preliminarmente attraverso la proclamazione di una Costituzione Europea che possa rappresentare la speranza di milioni di cittadini che non si rassegnano a un’Europa attenta soltanto allo sviluppo economico, peraltro sempre più problematico. Una patria ‘allargata’ la quale, nel rispetto delle variegate tradizioni umane, sociali e culturali che la compongono, consenta il fiorire di una società regolata da una legislazione che consenta davvero la tutela del Diritto nella sua accezione più alta e compiuta”. “Oggi possiamo dire che il Giudice amministrativo italiano – ha detto il dottor Cesare Mastrocola, Presidente del Tribunale amministrativo regionale de L’Aquila – riesce a tutelare il cittadino come se fosse un diritto soggettivo, assumendo una tutela piena e pienamente soddisfattiva per l’utente, e lo si coglie nel giudizio cautelare che riesce a dare una risposta alle istanze nel giro di tre settimane al massimo, una grande conquista. Se aggiungiamo a ciò la possibilità di risarcire l’ingiusto danno provocato dalla pubblica amministrazione, si è in grado di dare al cittadino una tutela risarcitoria anche sganciata dalla preventiva impugnazione. Credo che oggi il Giudice amministrativo italiano sia sulla strada giusta per rispondere a tutta la normativa europea dettata a tutela del cittadino europeo”. “Il Congresso del venticinquennale – ha detto il professor Giuseppe Tesauro, della Corte Costituzionale di Roma – ci offre l’occasione per aprire una riflessione di grande attualità sulla necessità di garantire la tutela dei diritti dei cittadini in ambito europeo, una tematica di grande sensibilità non solo per gli avvocati, ma anche per i giudici”. La giornata si è conclusa con un incontro del sindaco Albore Mascia che ha donato una mattonella di Pescara Città Dannunziana all’avvocato Joe Lemmer, Presidente dell’Unione degli Avvocati Europei, che a sua volta ha donato al sindaco la medaglia dell’Unione. La seconda sessione dei lavori congressuali, presieduta dal dottor Pasquale De Lise, Presidente del Consiglio di Stato di Roma, si è aperta alle 16 con gli interventi di Aristide Police, Università Tor Vergata, su ‘La difesa dei diritti nei procedimenti delle autorità di regolazione’; Cinthia Pinotti, della Corte dei Conti di Roma, su ‘Diritti e doveri nella gestione dei fondi comunitari’; Giacinto della Cananea, dell’Università Tor Vergata, su ‘L’influenza dei principi comunitari nei procedimenti amministrativi nazionali’; Annalisa Di Giovanni, dell’Università di Salerno, su ‘L’applicazione dei principi comunitari alle procedure contrattuali’; Marina D’Orsogna, dell’Università di Teramo, su ‘L’invalidità degli atti amministrativi tra diritto europeo e ordinamenti nazionali’; il dottor Umberto Zuballi, Presidente del Tribunale amministrativo di Pescara, su ‘La protezione delle situazioni giuridiche comunitarie nel giudizio amministrativo di I° grado’; l’avvocato Francesco Adavastro, del Foro di Milano, su ‘La tutela cautelare giurisdizionale nelle procedure di appalto come tutela effettuale dei diritti comunitari; l’avvocato Rocco Franco, del Foro di Londra, su ‘La tutela dei diritti comunitari in Gran Bretagna’; l’avvocato Gabriel Ionescum del Foro di Bucarest, su ‘La tutela dei diritti comunitari in Romania’. Domani, sabato 18 giugno, a partire dalle 9.30 si svolgerà la Terza e ultima Sessione, su ‘La tutela dei diritti nei processi’, presieduta dal professor Giuseppe Tesauro, Giudice della Corte Costituzionale di Roma. I relatori saranno Roberto Nania, dell’Università La Sapienza di Roma, su ‘La tutela dei diritti comunitari nel processo costituzionale’; Vincenzo Cerulli Irelli, dell’università La Sapienza, su ‘La tutela dei diritti comunitari nel processo amministrativo’; Paolo Vittoria, della Corte di Cassazione di Roma, su ‘La tutela dei diritti comunitari nel processo civile’; il professor Osvaldo Prosperi, dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, su ‘L’azione di nullità speciale o di protezione nel diritto privato comunitario e interno’; il professor Angelo Dondi, dell’Università di Genova, su ‘Iniziative istruttorie di giudici e parti nel diritto in prospettiva europea’; Roberto Zannotti, dell’Università Lumsa di Roma, su ‘La tutela dei diritti comunitari nel processo penale’; Jacques Biancarelli, del Consiglio di Stato di Parigi, su ‘Riflessioni sulla istituzione di una Procura Europea’; il professor Antonio Vallebona, dell’Università Tor Vergata di Roma, su ‘La tutela dei diritti comunitari nel processo del lavoro’; il dottor Ryszard Pek, del Consiglio di Stato-Consiglio Superiore della Magistratura di Varsavia, su ‘La tutela dei diritti comunitari in Polonia’. Le conclusioni saranno condotte dal professor Antonio Tizzano, della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e la chiusura dall’avvocato Pierluigi Vasile, del Foro di Pescara. Alla chiusura del Congresso si riunirà il Comitato esecutivo dell’Unione degli Avvocati Europei presso l’Hotel Promenade.


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