Pescara chiede lo stato di emergenza e proroga la scadenza delle tasse

13 Febbraio 2012   23:36  

“Il Comune di Pescara dichiara lo stato di emergenza e chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale a causa dell’emergenza neve. Il provvedimento è stato formalizzato nel primo pomeriggio odierno con l’approvazione della relativa delibera da parte della giunta comunale, delibera che verrà ora inviata, tra gli altri, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che domani si riunirà per valutare il ‘caso’ Abruzzo, chiedendo il rimborso delle spese sino a oggi sostenute per fronteggiare l’emergenza, quantificate in 1milione 200mila euro. Intanto, in seguito alla chiusura odierna degli Uffici pubblici di Pescara disposta dal Prefetto, l’amministrazione comunale ha formalmente prorogato a domani il pagamento delle rate dei tributi locali, Ici e Tarsu, in scadenza nella giornata odierna”. Lo ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia formalizzando i due provvedimenti.

“Innanzitutto – ha detto il sindaco di Pescara Albore Mascia -, mentre da stamane siamo entrati nella fase due dell’emergenza neve, con la prosecuzione delle operazioni di rimozione dei cumuli di neve e ghiaccio, puntando non solo ai grandi assi viari, ma anche alle stradine laterali, stiamo iniziando a quantificare le spese che la nostra amministrazione ha sinora sostenuto per affrontare l’emergenza stessa, che comunque, va precisato, non si è conclusa, visto che restano da smaltire migliaia di metri cubi di ghiaccio. E, secondo un primo calcolo effettuato dagli uffici, abbiamo stimato la spesa sostenuta in circa 1milione 200mila euro. Consideriamo che le nevicate straordinarie che la città ha vissuto dallo scorso 2 febbraio hanno causato gravissimi danni al patrimonio arboreo della città lungo le vie cittadine, i parchi pubblici e anche le vie private, generando situazioni di pericolo per la pubblica incolumità e danni alle cose, nonché interruzioni e disagi alla circolazione veicolare e pedonale, e ostacoli e difficoltà al regolare svolgimento delle attività di interesse pubblico, ossia uffici pubblici, attività scolastiche, ospedali, collegamenti ferroviari, nonché alle attività produttive, senza parlare dei danni alle attività produttive. Da undici giorni stiamo vivendo nello stato d’allerta, con l’impiego in servizio di oltre 200 persone al giorno per garantire l’assistenza ai cittadini con l’attivazione del Centro Operativo Comunale di Protezione civile. Per fronteggiare l’emergenza abbiamo mobilitato mezzi e uomini, acquistato migliaia di quintali di sale, provvedendo anche alla fornitura di beni di prima necessità per gli utenti. A questo punto la giunta – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ha deliberato quest’oggi di dichiarare lo stato di emergenza con la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a carico dell’intero territorio di Pescara. La delibera verrà trasmessa ai soggetti istituzionalmente competenti per la richiesta della concessione delle risorse finanziarie adeguate per la copertura degli oneri sostenuti o da sostenere per far fronte agli eventi emergenziali volti ad assicurare in via prioritaria gli interessi primari della popolazione. Nello specifico invieremo il provvedimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione civile Nazionale, al Presidente della giunta della Regione Abruzzo, all’assessorato regionale alla Protezione civile, al Prefetto di Pescara e al Presidente della Provincia di Pescara. Intanto per la giornata odierna, in seguito alla chiusura di tutti gli Uffici pubblici di Pescara disposta dal Prefetto su mia istanza, abbiamo prorogato a domani, martedì 14 febbraio, la scadenza della definizione agevolata dei provvedimenti di accertamento e delle relative sanzioni, di acquiescenza, di presentazione delle istanze e delle richieste relative ai tributi di Tarsu e Ici”.

 

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore