Pescara: dalla Fater la prima sperimentazione di raccolta e riciclo dei pannolini

13 Dicembre 2011   13:27  

L'azienda pescarese Fater, nota per il marchio Pampers pannolini per bambini, ha presentato oggi in conferenza stampa a Milano il primo sistema sperimentale in Italia di raccolta e riciclo dei pannolini usati a cui intende dar vita, in Veneto, in collaborazione con il Centro Riciclo Vedelago (Treviso) e il Comune di Ponte nelle Alpi (Belluno).

Con il sistema di riciclo dei pannolini usati ideato da Fater, i pannolini non dovranno essere piu' inviati in discarica ne' inceneriti ma verranno trasformati in arredi urbani e altri oggetti in plastica. Finalita' del progetto - e' stato spiegato - e' validare l'intera filiera, dalla raccolta differenziata specifica dei prodotti assorbenti per la persona, di tutte le marche, fino alla trasformazione in nuove materie prime da utilizzare in altri processi produttivi.

Il nuovo sistema per il riciclo potrebbe essere operativo a Vedelago presso il Centro Riciclo Vedelago con cui si stanno definendo gli accordi, gia' da settembre 2012 e potra' servire a regime circa 400.000 abitanti, principalmente dell'area fra le province di Treviso e Belluno.
In Italia si producono ogni anno poco piu' di 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (fonte Ispra 2009), il 3% di questi e' rappresentato da prodotti assorbenti per la persona di tutte le marche (pannolini, assorbenti femminili, prodotti per l'incontinenza).

Fondamentale l'unità d'intenti fra i tre promotori del sistema per il riciclo dei pannolini usati. Questa la collaborazione che si intende realizzare: Fater spa ha promosso l'idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, sviluppato su brevetti italiani Fater, e' sicuro per l'ambiente poiche' sterilizza i prodotti assorbenti tramite vapore a pressione, in assenza di agenti chimici, e genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante. 

Il Comune di Ponte nelle Alpi, fra i "comuni ricicloni italiani" che vanta l'88% di raccolta differenziata, si occupera' di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Quest'ultimo, che differenzia e ricicla gia' i rifiuti di piu' di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accogliera' presso il suo centro l'impianto di Fater spa, dedicato esclusivamente ai prodotti assorbenti per la persona, e provvedera' al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati. "Abbiamo inteso dare un contributo a ridurre il problema dei rifiuti, cosi' sentito in Italia, trasformandolo in vantaggio" ha dichiarato Roberto Marinucci, direttore generale di Fater spa. "La sostenibilita' infatti - ha aggiunto - fa vincere tutti e non obbliga a compromessi; spero che questa prima esperienza di sistema in Veneto possa decollare e in futuro motivare anche altri distretti ed espandersi a livello nazionale". 

Oggi in Italia i prodotti assorbenti per la persona usati sono smaltiti in discarica (77% del volume di prodotto usato) o tramite incenerimento (23%). Il nuovo sistema di raccolta e riciclo e' "carbon negative". Ambiente Italia, istituto indipendente di analisi e ricerca ambientale, infatti, ha analizzato la fase di post uso del prodotto ed ha evidenziato come il riciclo eviti emissioni di CO2 in misura superiore a quelle generate dalla fase di raccolta segnando quindi un bilancio negativo (cioe' di CO2 risparmiata) di - 17,7 kg di CO2 per tonnellata di pannolini. Considerando quindi l'intero ciclo di vita, dalla produzione delle materie prime al post-uso, oggi il pannolino monouso con riciclo ha emissioni inferiori del 19% rispetto ai prodotti lavabili e del 16% rispetto alla situazione attuale dei prodotti monouso con smaltimento in discarica o incenerimento. A cio' si aggiunga che il riciclo minimizza emissioni pericolose derivanti da processi di combustione o degradazione anaerobica tipiche di discariche e inceneritori. Nella zona in cui lo si intende implementare, il sistema eliminera', a regime, 1.874 tonnellate di CO2 ogni anno e ridurra' di almeno 4.600 tonnellate i rifiuti in discarica per anno.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore