Pescara ha il più alto reddito pro-capite d'Abruzzo. Albore Mascia: "Risultato che fa piacere"

29 Novembre 2013   15:38  

"Pescara è la città abruzzese con il reddito medio pro-capite più alto di tutta la Regione: 25mila 560 euro contro i 25mila 40 euro de L’Aquila, i 23mila 470 euro di Chieti e i 23mila 410 euro di Teramo. E Pescara, con la sua media, si è attestata al 384° posto sugli 8.093 Comuni censiti, una posizione assolutamente straordinaria per una città di medie dimensioni. Ad attestarlo è stata l’indagine condotta da Anci-Ifel, Centro Documentazione e Studi, sulla base dei dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, indagine che ancora una volta certifica come Pescara sia il vero motore economico-produttivo d’Abruzzo, la città in cui, nonostante le mille difficoltà generali, ancora si può fare impresa e si garantisce vivibilità".

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la classifica fornita dall'Anci su un'indagine che ha riguardato tutti i Comuni abruzzesi, dalle grandi metropoli, come Roma, Milano, Torino, sino ai Comuni più piccoli.

"Intento dell’indagine" – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – "è stato quello di sondare l'andamento economico medio di ciascun territorio attraverso il calcolo del salario medio annuo pro-capite. E Pescara si è attestata in una posizione di assoluto riguardo, ossia al 384° posto sugli 8mila 93 Comuni presi in esame, soprattutto con i suoi 25mila 560 euro annui pro-capite è la prima città in Abruzzo a trovarsi in classifica; la seconda città capoluogo è L’Aquila, che si è però piazzata al 505° posto, dunque 120 posti più sotto di Pescara, con 25mila 30 euro annui. Per incontrare Chieti e Teramo, addirittura, bisogna scendere ancora di più nella classifica, arrivando rispettivamente al 1.104° posto e al 1.128° posto. Tale indagine si traduce in una conferma del ruolo di Pescara nell'economia regionale quale motore d'Abruzzo, centro propulsore dell'impresa e della produttività. Il capoluogo adriatico è una città in cui si sta ancora bene e dove si vive meglio, il che non esclude la presenza di sacche di criticità e lo vediamo ogni giorno, mentre si ingrossa l'esercito dei 'nuovi poveri', costretti a rivolgersi ai nostri Servizi sociali o alle parrocchie per un sostegno economico. Ciononostante Pescara sembra fronteggiare la crisi, mantenendo un livello medio di qualità della vita, con un reddito pro-capite ancora sostenibile e accettabile per una famiglia media di 3 o 4 componenti. E Pescara si conferma dunque quale punto di riferimento per l'economia locale, grazie a quelle sue mille vocazioni che consentono al lavoratore di spaziare e di reinventarsi, dal commercio al turismo, dal 2.0 al settore della comunicazione, sino alla riscoperta degli antichi mestieri e dell’artigianato, senza dimenticare la piccola impresa e la pesca, che mantiene il suo zoccolo duro. Una varietà di possibilità e opportunità garantite sicuramente dalla posizione geografica privilegiata della città stessa sul territorio regionale, affacciata sul mare, ma a due passi dalla montagna, ma anche dal carattere tipico del pescarese, con la sua creatività e adattabilità".

"Come sindaco! - ha concluso Albore Mascia - "non posso che dirmi soddisfatto di tale indagine, anche se non è finita: dopo aver tenuto e retto dinanzi all'impatto della crisi, ora deve ricominciare la fase della crescita economica, riuscendo a dirottare su Pescara risorse, finanze e investimenti extraregionali, investimenti che si affianchino a quelli che l'amministrazione comunale sta portando avanti per la riqualificazione del territorio cittadino e che soprattutto generino lavoro e occupazione".

 


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