Pescara, lo scandalo delle case Ater murate e non assegnate

Non si placano a Pescara le polemiche intorno allo scandalo delle case popolari murate e non utilizzate per far fronte al sempre più drammatico fabbisogno abitativo di famiglie che un affitto a prezzi di mercato non se lo possono permettere.

Tutto nasce da una denuncia di Massimiliano Pignoli, consigliere comunale della Lista Teodoro: in città ci sono circa 300 alloggi popolari dell'Ater inutilizzati da anni, murati , mai riassegnati, mai messi a disposizione del Comune e alle mille famiglie in lista da lunghissimo tempo.

Pignoli ha deciso quindi di scrivere al Presidente della Regione Chiodi per chiedere un intervento per risolvere la questione, considerando che nelle graduatorie ci sono circa 1000 utenti in attesa di un alloggio.

Gli appartamenti sono stati "scovati" da alcuni volontari della Lista Teodoro, che hanno documentato anche fotograficamente la presenza di questi alloggi su tutto il territorio comunale.

Si tratta soprattutto di appartamenti riconsegnati dopo la morte di persone anziane all'Ater, murati per impedire l'occupazione di abusivi, ma che non sono stati più riassegnati. L'attuale amministrazione, sottlinea Pignoli, ha avviato fin da subito interventi per ripristinare situazioni di legalità e rispetto sfrattando alcuni abusivi, ed ha parlato di una realtà intollerabile considerando le lunghe liste d'attesa.

Desolante la replica del Ater, l'elefantiaco ente che si deve occupare della gestione del patrimonio edilizio pubblico.

Il dirigente Giuseppina Di Tella e spiega che si è vero, ci sono appartamenti murati e vuoti, ma solo 27 e non 300 come va dicendo Pignoli. Parte di essi, spiega serafica, necessitano di manutenzione, altre vanno svuotate da mobili, altre vanno ristrutturati. Ma occorrono 600mila euro che l'Ater non ha. Gli appartamenti sono stati murati, sottoliena per evitare l'occupazione abusiva. La  denuncia di Pignoli ha però indotto l'Ater ad avviare controlli e prendere in considerazione il problema. La spiacevole impressione che il costosissimo ente che gestisce a Pescara l'edilizia pubblica non abbia contezza dello stato e consistenza del suo patrimonio...