Pescara non sarà la Cenerentola d’Abruzzo nel Piano di riordino delle Province

09 Ottobre 2012   21:22  

“Pescara non è in scacco perché finchè ci sarà anche un solo pedone a difendere la ‘regina’ il capoluogo adriatico non sarà la Cenerentola d’Abruzzo nel Piano di riordino delle Province. E il sottoscritto, pur non essendo capogruppo in Regione, né assessore, non permetterà a nessuno di toccare Pescara. Se dovrà essere una Provincia unica, la sede, è evidente, sarà Pescara e su tale posizione non si transige, a costo di presentare 25mila emendamenti in Consiglio regionale, a riprova, per l’ennesima volta, della bontà della proposta del Pdl di Pescara di costituire la Provincia Appenino-Adriatica unificando Pescara-Chieti-Teramo, assicurando un’equa distribuzione di funzioni e servizi fra i tre territori, senza alcuna penalizzazione e senza alcun campanilismo, ma per l’esclusiva difesa dell’Abruzzo”. Lo ha ribadito il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri intervenendo sulle ultime affermazioni del Presidente Chiodi circa la volontà di portare, all’esame del Consiglio regionale, la proposta della Provincia unica o, in alternativa, delle 3 Province con Pescara città metropolitana.

“La ricostruzione odierna dei fatti è vera – ha detto il consigliere Sospiri – così come è vero che già nei giorni scorsi ho chiaramente detto di non aver gradito l’ipotesi di costituire la Provincia unica, un’ipotesi nata a difesa della Provincia di Teramo che non vuole restare col cerino in mano. E come ho già detto nei giorni scorsi, oggi ribadisco che va bene la Provincia unica, ma la sede sarà Pescara che è la piattaforma logistica dell’Abruzzo. Mi chiedo come potrebbe fare L’Aquila a governare il processo di formazione della nuova Provincia essendo già impegnata in prima linea in una sfida tanto difficile quanto quella della ricostruzione post-terremoto. In secondo luogo vale la pena ricordare come, attraverso il sindaco Albore Mascia e il Presidente della Provincia Guerino Testa, il Pdl di Pescara aveva proposto la costituzione di un’unica provincia Teramo-L’Aquila-Pescara su cui dislocare i vari servizi in base alla vocazione dei tre territori: ossia servizi turistici-culturali su Chieti; il distretto dello sviluppo industriale su Teramo; il Distretto dei servizi e la piattaforma logistica della governance su Pescara. Un’ipotesi che non è stata presa in considerazione, votando la fusione di Pescara-Chieti e Teramo-L’Aquila lasciando ora in difficoltà Teramo. Ora non comprendo come si pensi di destinare al ruolo di ‘cenerentola’ d’Abruzzo Pescara che conta ben 11 consiglieri regionali e forse il Presidente Chiodi dovrebbe ricordare che basta un solo ‘pedone’ per bloccare in Consiglio regionale una proposta impossibile da condividere, una proposta, la Provincia unica o, in alternativa, le tre Province e Pescara città metropolitana, che non passerà mai. E questo non per campanilismo pro-Pescara, ma per un campanilismo pro-Abruzzo. Non comprendo la posizione dei teramani che in Regione contano su un Presidente, sugli assessori Gatti, Di Dalmazio e Morra, oltre al vicepresidente e al capogruppo regionale: se hanno ancora problemi di rappresentanza è chiaramente un problema loro. Il Pdl di Pescara sarà invece impegnato a difendere l’Abruzzo, non Pescara, e se alla fine passasse l’idea della Provincia unica, su un punto non si prescinde, la sede sarà Pescara perché L’Aquila si trova in una posizione logistica impossibile. A questo punto chiedo al Presidente Chiodi di giocare a carte scoperte: personalmente non ho ruoli nell’esecutivo, non sono capogruppo né assessore, sono un modesto consigliere regionale pronto a presentare 25mila emendamenti contro una proposta inaccettabile che peraltro va a cancellare due mesi e mezzo di lavoro del Comitato per le Autonomie locali”.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore