Pescara, nuovi equilibri in Consiglio. L'ascesa dell'Udc

21 Settembre 2010   16:10  

Continua a stare alla finestra il gruppo dei cosiddetti "catoniani" piddiellini in seno al consiglio comunale di Pescara, formato da Livio Marinucci, Adele Caroli e Domenico Lerri, alleati e -contestatori della giunta Mascia, così come il rappresentante della lista Teodoro, Massimiliano Pignoli.

Giocano con i numeri del consiglio, o almeno lo potevano fare prima che passassero alla maggioranza Roberto De Camillis, andato a rimpinguare le fila dell'UDC e Michele Di Marco accolto da Pescara Futura di Carlo Masci.

Gli equilibri di forza pertanto sono cambiati ed il loro ruolo di ago della bilancia, per ottenere la maggioranza qualificata in consiglio nel momento delle votazioni per le variazioni di bilancio, va via via affievolendosi.

La strategia finora addottata per obbligare il sindaco Mascia a tenere ben a mente il loro peso politico, dopo gli affronti che dicono di aver subito, è stata essenzialmente quella, e continua ad esserla, di non garantire la presenza in aula durante le votazioni, soprattutto quelle importanti. Volendo attenersi ai numeri, la coalizione di governo è partita con 25 consiglieri compreso il sindaco; con la defezione degli scissionisti la maggioranza si attestava a 21 consiglieri, il numero minimo per approvare le delibere in materia di bilancio. Con le due new entry il sindaco Mascia tira un sospiro di sollievo avendo, per il momento, più margini di sicurezza.

Ma ora ad essere cresciuto ed aver rafforzato il suo peso all'interno della sua compagine è l'alleato UDC, l'unico a non possedere neanche un assessorato. In virtù del nuovo scenario politico vanno riviste le pedine dello scacchiere ed infatti si vocifera, ormai da giorni, che sia imminente un rimpasto di giunta per gratificare il partito di Casini. Manovra non indolore per il primo cittadino che dovrà presumibilmente sacrificare alla causa uno degli assessori PDL. Sui nomi c'è ancora il massimo riserbo ma l' ipotesi più accredita è quella che riguarda l'assessorato "tecnico" di Alfredo D'ercole, l'unico esterno, voluto proprio dal sindaco Mascia, che non sia una quota rosa. L'altra possibilità per L'UDC è proprio quella di accettare uno dei due assessorati rosa oggi del PDL. Ma a palazzo di città, l'altra voce insistente e fondata che circola per i corridoi è che ad un rimpasto di giunta si accompagnerebbe anche una rotazione e revisione delle deleghe di ogni assessore. Alcune verrebbero riaccorpate, come quelle che riguardano l'assesorato dei Lavori Pubblici di D'ercole, precedentemente depotenziato per indebolirne il precedente inquilino Pignoli della lista Teodoro. In questo valzer di poltrone i catoniani, la cui vecchia ruggine non si è mai riassorbita, continueranno a professare il loro credo scontrandosi con altri giochi di potere e fuochi incrociati dentro al PDL. Con buona pace dell'UDC e di Pescara Futura.

(CF)


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