Pescara, seduta Consiglio comunale su dragaggio porto canale

“L’emergenza odierna del porto canale a Pescara è figlia di scelte politiche sbagliate effettuate in passato, forse nate sull’onda emotiva, ma comunque sbagliate, e oggi l’amministrazione comunale ha scarsi margini di operatività per incidere sulla vicenda del dragaggio. Tuttavia l’intervento odierno del Presidente Testa, nominando Commissario straordinario del porto canale, è stato importante perché ci ha dato elementi di natura tecnica, rivelandoci che i primi campionamenti effettuati dall’Arta sul materiale da dragare hanno aperto uno spiraglio sulla possibilità di sversare a mare quel materiale, possibilità sino a oggi negata dalla stessa Arta”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nell’intervento odierno conclusivo della seduta consiliare straordinaria pomeridiana dedicata all’emergenza dragaggio.

“La nomina del Presidente Testa quale Commissario del Porto è ormai imminente – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – ed è una nomina complessa per Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che verrà firmata dal Presidente Berlusconi o suo delegato, ossia il sottosegretario Letta. E le informazioni tecniche portate oggi in Consiglio dal Presidente Testa credo che siano importanti. Comprendo le strumentalizzazioni del centro-sinistra, ma è evidente che i sindaci di oggi stanno ereditando scelte sbagliate fatte 15-20 anni fa, figlie dei tempi, ma comunque scelte sbagliate. Ricordo che l’ultimo dragaggio del porto canale risale al 2006, lo ricordo anche all’amico Riccardo Padovano che all’epoca era assessore al mare, lo è stato sino al 2008, quando governava il centro-sinistra. E anche all’epoca il dragaggio doveva essere fatto ogni anno, e invece è mancato nel 2007, nel 2008 e nel 2009, visto che il nostro governo si è insediato solo a fine giugno. Consideriamo che il fiume ogni anno trascina ben 80mila metri cubi di materiale nella darsena, materiale che si sedimenta nella diga foranea, tanto che oggi sarebbe necessario un dragaggio tra i 450mila e i 700mila metri cubi solo per ripristinare fondali di 6,50 metri nella darsena commerciale e di 4,50 nel porto canale. E’ dunque evidente che la problematica che oggi stiamo pagando non è imputabile al nostro governo cittadino nonostante l’atteggiamento persecutorio del centro-sinistra che pure ben sa che l’amministrazione comunale non può produrre un solo atto nel merito della vicenda. Eppure ricordo bene che anche il centro-sinistra non aveva un gran rapporto con il proprio Governo regionale con un Presidente, Del Turco, che ignorava l’ex sindaco di Pescara. Ricordo quando con l’ex sindaco D’Alfonso andammo a Roma per i tagli alle linee ferroviarie, e il Ministro dell’epoca, di centro-sinistra, non ricevette il sindaco stesso. Poi è arrivato anche il terremoto giudiziario e purtroppo l’arresto di un Presidente della Regione e l’arresto, con i domiciliari, di un sindaco, tutti di centro-sinistra, hanno inciso molto negativamente per Pescara nella considerazione degli ambienti romani, oggi ne paghiamo lo scotto in termini di credibilità. La novità – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -  è però arrivata proprio dal Presidente Testa che ci ha detto che un quarto delle analisi sul materiale da dragare lascia ben sperare per la possibilità di sversare in mare quei fanghi, e lo ha detto la stessa Arta che per 18 mesi ci ha negato tale possibilità. Oggi è improvvisamente divenuto possibile ciò che 18 mesi fa non lo era: è evidente che con lo sversamento a mare il dragaggio sarebbe costato appena 10 euro a metro cubo e con 500mila euro avremmo già portato via 50mila metri cubi. L’Arta ci parlava prima di poter utilizzare la vasca di colmata, poi all’improvviso anche quella vasca divenne inutilizzabile perché non era impermeabilizzata, eppure quella vasca è stata usata per anni dal centro-sinistra, fino al 2006, e a questo punto chiedo all’Autorità giudiziaria di fare luce anche su questa strana vicenda. Automaticamente siamo finiti nel pasticcio odierno, senza dimenticare che l’intera vicenda è stata gestita completamente dal Provveditorato alle Opere pubbliche. Al centro-sinistra, che oggi è giunto anche a strumentalizzare la vicenda del ripascimento della riviera sud, dove abbiamo fermato i lavori per rispetto alle indagini della magistratura, nei cui confronti noi non lanciamo sfide, posso solo consigliare di recuperare onestà intellettuale, un centro-sinistra oggi animato solo dalla vendetta che non fa bene alla città”. Al termine del dibattito è stato votato con 25 voti a favore, ossia all’unanimità dei presenti in aula, un ordine del giorno presentato dal centro-destra, con il consigliere Armando Foschi quale primo firmatario, in cui si legge che ‘viste le problematiche inerenti il Porto canale di Pescara e le relative operazioni di dragaggio; preso atto degli interventi posti in essere dall’Amministrazione Comunale di Pescara sino alla data odierna, per quanto di competenza; preso atto della centralità e della rilevanza dello stesso Porto canale per l’economia cittadina dal punto di vista commerciale, turistico e per la stessa marineria; visto che l’asta fluviale e il porto canale hanno contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo della Città sin dai tempi più remoti; ritenuto che la Città di Pescara si è sentita più volte trascurata dai propri rappresentanti eletti in Parlamento, che non hanno saputo rappresentare in sede di Governo le giuste istanze del territorio; il Consiglio comunale auspica l’approvazione in tempi brevissimi del Piano regolatore Portuale che sicuramente darà risposte concrete agli operatori portuali, alla marineria e all’intera Città e invita il Sindaco e la Giunta a intraprendere, per quanto di competenza, ogni possibile misura politico-amministrativa per favorire la risoluzione della problematica inerente il dragaggio del Porto canale di Pescara nel più breve tempo possibile, operando in collaborazione con il Commissario del porto canale individuato nella persona del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, non appena sarà formalizzata tale nomina’. Approvato anche un ordine del giorno presentato dal centro-sinistra.