Pescara: tassi usurai al 400% e minacce di morte, in arresto "Nicola lo zingaro"

29 Febbraio 2012   18:14  

A conclusione di articolate indagini condotte da militari della Stazione di Pescara Scalo e della Compagnia di Termoli (CB), unitamente ai Militari della Guardia di Finanza di Lucera (FG), è stato tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa per i reati di usura, estorsione, porto di armi e spaccio continuato di sostanze stupefacenti, su richiesta dellla Procura della Repubblica di Lucera, DI ROSA Nicolino di anni 43, pregiudicato di Termoli.

Con lui, è finito in carcere, per il reato di spaccio di stupefacenti in concorso, anche ZITTI Antonio, 42enne pregiudicato, anch’egli di Termoli, trovato poi in possesso di un fucile artigianale e numerose munizioni.

DI ROSA Nicolino, detto “Nicola lo zingaro”, è persona già nota agli inquirenti, poiché nel giugno 2011, era stato arrestato per il reato di usura, commesso in concorso con due commercianti del basso Molise, nei confronti di un artigiano di Pescara che, trovandosi in gravi difficoltà economiche, aveva accettato un prestito a tassi esorbitanti (oltre il 400%), per la cui restituzione era stato oggetto di continue pressioni e minacce da parte della banda di strozzini. L’artigiano, esasperato dalle insistenti richieste di denaro e temendo per la incolumità propria e dei suoi cari, aveva deciso di denunciare l’accaduto ai Carabinieri.

Le indagini da parte dei militari dell’Arma avevano inoltre consentito ai militari dell’Arma, nello scorso dicembre al sequestro di beni immobili, terreni e conti correnti, sempre nell’area di Termoli per un valore complessivo di circa 400.000 euro, ritenuti provento di illecita usuraria.

Dalle recenti ed ulteriori risultanze investigative è emerso che il DI ROSA, dal mese di aprile 2010, in più occasioni, aveva prestava somme di danaro per svariate migliaia di euro e, approfittando delle difficoltà economiche delle vittime, aveva preteso da questi la restituzione di quanto prestato oltre a a tassi usurari che andavano dal 65 a quasi il 1000% annuale.

In caso di ritardi nei pagamenti, il malvivente non aveva esitato a farsi consegnare in pegno beni materiali o a minacciare di morte le vittime. In una circostanza il DI ROSA estorceva alla vittima il certificato di proprietà di una autovettura, mentre in un’altra occasione la rata in scadenza veniva pagata con la consegna di 100 litri di olio d’oliva.

Inoltre, è stato accertato che il DI ROSA, in concorso con ZITTI Antonio, era dedito spacciare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, eseguite a carico degli arrestati, i militari rinvenivano e sequestravano a casa dello ZITTI due fucile ed una pistola scacciacani modificata oltre a circa 200 munizioni; pertanto lo stesso dovrà rispondere anche dei reati in materia di armi.

Gli arrestati sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni ed associati alla Casa Circondariale di Larino (CB) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

 


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