Pescaresi fuori dal letargo...in spiaggia

Esplode l'estate

24 Maggio 2010   14:23  

Eh sì, è Maggio. Un po' la ripresa della vita marinara per i Pescaresi. Soprattutto dopo un Maggio pazzerello che si è portato sulle spalle la nuvola di fantozziana memoria. Ci si affaccia, timidamente, al primo sole e si fa capolino in spiaggia.

Battigia semideserta, ombrelloni ancora chiusi e gli stabilimenti balneari alle prese con gli ultimi preparativi prima dell'avvio della stagione ufficiale. Il colore predominante è il bianco, più che della spiaggia, dei novelli bagnanti a rosolarsi al sole ancora tenero. Qua e là qualche sagoma più scura, come dire dove natura non crea, ci pensa la lampada abbronzante. Comunque Maggio e i primi giorni di Giugno, il mare è lontano dalla ressa e dal vociare. Come dire, lo si può ancora ascoltare l'andirivieni delle onde. Strumenti di battaglia, si fa per dire, infradito e ciabatte, ma c'è lo zoccolo duro che gli zoccoli di legno li usa ancora. Mentre sembra in discesa la moda dei racchettoni. Il popolo del mare lo sa: affondare i piedi dopo un anno di calze e calzettoni, nella tipieda e morbida sabbia non ha prezzo. Ombrelloni, sdraio e lettini invece sì. Anche se dopo mesi di lavoro si è disposti a fare qualche sacrificio con prezzi che sembrano uguali allo scorso anno. E a proposito di affari, scendono in spiaggia i "vu cumprà" con la speranza che qualcuno compri davvero. Mentre il Pescarese tipo "sverna" sulla spiaggia sfidando le prime brezze, il mare è sempre là, pronto ad accogliere tutti. La spiaggia non è classista, è infatti l'unico posto in cui restare in mutande è un piacere e non una necessità...


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