Sono ormai passati più di due mesi da quando il peschereccio italiano Idra Q, di proprietà dela società Italfish di Martinsicuro, è stato sequestrato dalle autorità del Gambia per presunte reti fuori misura.
L'Idra Q è tuttora ormeggiato nel porto di Banjul, tenuto sotto sorvegliana dei militari: l'equipaggio, a quanto risulta, è di fatto segregato all'interno, può usare telefoni e compuer ma non può mettere piede a terra.
In realtà, una sentenza del tribunale avrebbe concesso ai marittimi la libertà, tuttavia l'ordinanza non è stata ancora eseguita, sembrerebbe dietro disposizione del ministero della Pesca che vorrebbe un nuovo processo.
Tra gli uomini dell'equipaggio cominciano ora a crescere amarezza ed impazienza, come ha affermato anche Sandro De Simone, il capitano, originario di Silvi, che ha voluto lanciare un appello direttamente al premier Mateo Renzi.
"Vogliamo tornare a casa, non ce la facciamo più" - ha detto De Simone - "ed iniziamo a temere per la nostra sicurezza: Renzi e il governo, che pure dovrebbero tutelarci, si sono dimenticati di noi, nessuno si sta muovendo".