Pescina, cenni storici e turistici

05 Luglio 2012   11:54  

Pescina, a 735 m. s.l.m., sorge al limite orientale della valle del Fucino, sulle due sponde del fiume Giovenco e si protende su un costone roccioso.
Si ingrandì in seguito alla distruzione di “Marruvium” e nel 1580 divenne città in quanto fu sede vescovile.
Fu possedimento dei conti dei Marsi, poi passò ai De Balzo ed ai Colonna. Il terremoto del 1915 e la guerra le recarono ingenti danni.
Sono rimasti solo i ruderi dell’antico castello con torre poligonale, che dominano la vallata.
Diede i natali al cardinale Giulio Mazzarino (1602-61), allo scultore e fonditore Giovanni Artusio detto “il Pescina“ (sec. XVII), collaboratore del Bernini, e allo scrittore Ignazio Silone (1900-1978).
Tra i monumenti artistici più rilevanti è il Duomo (o chiesa di Santa Maria delle Grazie), portato a termine nel 1596 e restaurato nel 1930. È preceduto da un caratteristico portico a cinque arcate su pilastri sormontato da due piani segnati da cornici, all’ultimo dei quali è un piccolo rosone dalle caratteristiche gotiche. Adiacente alla chiesa, sulla destra, è un massiccio campanile della stessa epoca. L’interno è a tre navate divise da pilastri del tardo Rinascimento. Nella volta della cappella del Sacramento un affresco di Teofilo Patini raffigura il trionfo del SS. Sacramento. A destra la cappella di S. Francesco (detta anche di S. Antonio) sulla cui facciata romanica, si apre un bel portale, è stata costruita in epoca più tarda. Nel borgo, infine, vi sono alcune abitazioni con elementi medioevali e rinascimentali tra cui la casa in cui nacque il Mazzarino ricostruita nel 1972. Di antico rimane solo una loggia a bifore


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