Pezzopane e Cordeschi: La Destra accusa, il Pd difende Cialente

05 Luglio 2010   11:48  

"Cialente dimostri di avere ancora una maggioranza, diversamente meglio le elezioni", dice Luigi D'Eramo, consigliere comunale de La Destra.
"E’ ormai evidente - aggiunge - che si possa parlare di crisi al Comune dell’Aquila. La nomina dell’Assessore Stefania Pezzopane ha definitivamente spaccato la maggioranza lasciando sempre più solo il Sindaco Cialente.
Il Sindaco deve intervenire in Consiglio Comunale e relazionare sulla vicenda dichiarando e dimostrando che ha ancora una maggioranza per governare, diversamente meglio le elezioni. Una città terremotata non può essere governata da una maggioranza esile o inesistente, piena di contraddizioni e di malumori.
Credo - prosegue l'esponente del partito di Storace - anche che sia in atto una colonizzazione del Comune dell’Aquila da parte della vecchia e sconfitta classe politco-dirigente della Provincia dell’Aquila. Prima la nomina a dirigente del Comune di Gianni Di Pangrazio, ex direttore generale della provincia, seguita a distanza di poche ore dalla nomina ad Assessore di Stefania Pezzopane.
Certamente impediremo di trasformare il Comune in un nuovo sultanato a servizio dei soliti noti".

"Stupisce - replica Francesco Iritale, segretario comunale del Pd - come la destra aquilana invece di analizzare le contraddizioni e gli errori che l’hanno portata a perdere le elezioni provinciali nel nostro Comune stia conducendo una sterile polemica contro l’amministrazione comunale.
La Giunta Cialente è pienamente legittimata a governare la città in questo difficile momento e spetta al Sindaco scegliere gli assessori con cui amministrare.
La nomina di Stefania Pezzopane - precisa il segretario Pd - è frutto in primo luogo della legittimazione ricevuta alle scorse provinciali in cui ha raccolto nel Comune dell’Aquila il 57% dei consensi.
Tra l’altro proprio oggi scopriamo l’ennesima scure che si abbatte sulla testa degli aquilani. L’amministrazione regionale ha deciso di ripristinare le spese sanitarie e i ticket fino ad oggi sospesi.
Si tratta dell’ennesimo provvedimento che indebolisce la nostra città e la capacità di poter ricominciare una vita normale e dignitosa, i cittadini aquilani tornano a pagare tasse e spese sanitarie come se qui il terremoto non ci fosse mai stato, come se tutto fosse tornato come prima del 6 Aprile.
Stia allora maggiormente attento ai problemi dei nostri concittadini (dalla questione delle tasse a quella dei ticket) il centro destra aquilano - conclude Iritale - piuttosto che polemizzare con scelte che spettano all’amministrazione comunale e che la maggior parte dei cittadini mostrano di apprezzare".


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