"E' scandaloso, il presidente Chiodi prende in giro ancora una volta la citta' dell'Aquila e gli aquilani". Questo il commento della responsabile Ricostruzione Pd Stefania Pezzopane e del deputato Pd Giovanni Lolli sulla questione riguardante i precari della Asl.
"Avendo avuto modo di visionare in anteprima il testo del decreto n. 34 del 31 marzo 2011, non ancora pubblicato - hanno dichiarato i due esponenti Pd - veniamo a scoprire che la soluzione annunciata per il problema dei circa 300 precari della Asl dell'Aquila, la cui mancata proroga dei contratti porterebbe ad un taglio dei servizi per i cittadini e praticamente alla chiusura di interi reparti ospedalieri, e' assolutamente diversa da quella che era stata solennemente annunciata.
In pratica la norma si limita a stabilire che il taglio del 50% delle spese per i precari, che comunque rimane, va calcolato, per tutte le Asl della regione Abruzzo, sull'anno 2010 e non sul 2009. Il beneficio che da cio' deriva alla Asl dell'Aquila - proseguono Lolli e Pezzopane - e' estremamente limitato e, per di piu', rischia di essere vanificato dalle procedure di mobilita' e dallo scorrimento delle graduatorie dei concorsi, comunque previsti per legge. Fra l'altro i maggiori oneri di spesa derivanti da questo decreto vengono coperti, per tutto l'Abruzzo, con i fondi del decreto 39, cioe' con i finanziamenti per il terremoto. Cosi' stando le cose, i problemi denunciati dai medici, dai sindacati e dalle associazioni di cittadini rimangono praticamente gli stessi anche alla luce di questo decreto". "Naturalmente il mio impegno - ha dichiarato ancora l'onorevole Giovanni Lolli - sara' quello di proporre emendamenti al decreto quando arrivera' in aula alla Camera, sulla base di quanto richiesto per la provincia dell'Aquila, vale dire che, in considerazione dell'evento sismico e dei persistenti disagi ad esso connessi, i tagli previsti dal decreto legge 78 vengano sospesi per la sola Asl dell'Aquila. Stiamo parlando - ha concluso Lolli - di una misura i cui costi a carico dello Stato sono totalmente irrilevanti. Vorrei ricordare che stiamo parlando dello stesso Stato e dello stesso Governo che, recentemente, ha stanziato circa 50 milioni di euro per finanziare le multe non pagate da alcuni allevatori del nord per le quote latte".