Quello di Chiodi non è un Piano Casa finalizzato a soddisfare i bisogni
abitativi nei loro livelli essenziali, come prescrive l’intesa Stato-Regioni
siglata il 1 aprile 2009.
I piccoli proprietari sono, infatti, il pretesto,
mentre gli interessi economici dei grandi costruttori costituiscono il reale
obiettivo”.
Lo ha dichiarato il capogruppo IdV alla Regione Carlo Costantini
nel corso della conferenza stampa odierna sul ‘Piano Casa’ varato dalla Giunta
Chiodi, che si è svolta presso la sede del Consiglio Regionale in piazza Unione
a Pescara. All’incontro erano presenti anche il Coordinatore Regionale IdV
Abruzzo senatore Alfonso Mascitelli e i consiglieri regionali IdV Paolo Palomba,
Camillo Sulpizio, Lucrezio Paolini e Gino Mlano.
“Gli obiettivi dell’intesa
Stato-Regioni del 1 aprile 2009 – ha proseguito il capogruppo IdV Costantini -
sono stati completamente disattesi o, meglio, sono stati assunti come pretesto
per introdurre una normativa che disciplina solo in minima parte i livelli
essenziali dei bisogni abitativi dei cittadini abruzzesi.
Il resto è un
gigantesco regalo ai costruttori, che avranno a disposizione qualche milione di
metri cubi da realizzare, non solo di edilizia residenziale, in deroga a tutto,
senza garanzie effettive sul miglioramento della qualità architettonica, senza
garanzie effettive sul reale e più avanzato utilizzo delle nuove tecniche in
materia di risparmio energetico, senza garanzia effettive sull’utilizzo delle
tecniche più evolute in materia di prevenzione del rischio sismico, neppure
nelle zone maggiormente esposte."
"Tale enorme colata di cemento - ha proseguito Costantini - andrà in larga
parte a collocarsi all’interno delle nostre città, in deroga ai piani regolatori
e ai loro parametri urbanistici, aumentando in modo rilevante il potenziale
insediamento di nuovi cittadini, ma al tempo stesso riducendo in misura
corrispondente la disponibilità di servizi, di spazi pubblici, di scuole, di
aree verdi, di impianti sportivi, di parcheggi e altro.
Forse 6.000 famiglie
abruzzesi – ha continuato il capogruppo IdV Costantini - avranno la possibilità
di aggiungere una cameretta alle loro abitazioni (erano queste le stime
originarie pubblicate su Il sole 24 ore).
Sarà poco o nulla, però, se
paragonato a quello che riceveranno i costruttori e a quello che gli stessi
cittadini perderanno, in termini di qualità della loro vita.
E’ il solito
schema, già diffusamente utilizzato dal Pdl sulla sicurezza, sulla giustizia,
sull’istruzione: i bisogni primari dei cittadini il pretesto, da utilizzare per
la comunicazione; la tutela e la salvaguardia degli interessi dei poteri forti,
il reale obiettivo da perseguire”.