Piano protezione civile, Verini: il Comune divulghi informazioni

22 Febbraio 2011   13:29  

In merito alla polemica tra l’Assessore Riga e i rappresentanti della fondazione 6 aprile, si registra l'intervento di Enrico Verini, consigliere comunale.

"In primis, al di là dei torti e delle ragioni, i toni che si utilizzano verso concittadini che hanno perso familiari nel terremoto, devono essere diversi da quelli utilizzati da Riga e frasi come 'l’associazione getta fango su tutto e su tutti' sono da evitare assolutamente, se non per decoro istituzionale, almeno per rispetto umano di un dolore che troppi e troppo presto in questa città sembrano aver dimenticato, ma che di certo non hanno messo alle loro spalle tutti coloro che hanno avuto famiglie spezzate dall’evento sismico".

"Entrando poi in merito alla questione all’origine del contendere, - aggiunge Verini - sarà anche vero che il Comune ha predisposto i piani di protezione civile (e ci mancherebbe altro), ma è altrettanto vero che poco o nulla è stato divulgato tra la popolazione che, me in primis, non saprebbe dove ricoverare in caso di necessità.

Le aree di attesa e di accoglienza della popolazione, seppur individuate dall’Amministrazione, non sono affatto conosciute dai cittadini e credo che invece si sarebbe dovuto provvedere a spedire ad ogni aquilano, un promemoria sulla loro ubicazione e sulle modalità di intervento previste. Non basta di certo una pubblicazione in qualche albo pretorio o in qualche sito(se c’è stata), a ritenere di aver fatto quanto necessario per dare una corretta informazione alla popolazione.

Anche una segnaletica attraverso cui identificare tali aree, sarebbe stata opportuna ma non c’è stata.

Invito quindi l’Amministrazione tutta, a predisporre subito un sistema serio di informazione per ogni famiglia del piano di protezione civile, nella nostra città doveroso dopo quello che è accaduto, ma anche a segnalare tutte le aree individuate attraverso segnali chiari e visibili; nel contempo invito anche Riga a moderare i toni, evitando polemiche e sgarbi nei confronti di concittadini resi giustamente molto sensibili sulle questioni dibattute per i sacrosanti motivi che è inutile ricordare.

La materia della sicurezza peraltro, - conclude Verini - dovrebbe essere insegnata dal Comune alla popolazione, e non il contrario, in una città che ha vissuto quel che L’Aquila ha vissuto".


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