Piersanti contro Giuliani: postvisioni e polemiche

25 Ottobre 2010   07:43  

Sciame sismico di polemiche, e serrato botta e risposta tra il dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Antonio Piersanti, e lo studioso di terremoti Giampaolo Giuliani. L'argomento, conme prevedibile, la prevedibilità dei terremoti.

L'accusa di Antonio Piersanti: ''Giuliani fa post-visioni''

''Quelle di Giampaolo Giuliani, il tecnico famoso per le sue analisi sismiche basate sul radon, sono ’’post-visioni e non previsioni’’, secondo il dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Antonio Piersanti.

Il fisico-sismologo e’ intervenuto in un convegno all’Aquila, sull’evoluzione della teoria sismica, tra previsione e prevenzione. ’’Di fatto - ha spiegato Piersanti - negli ultimi mesi, piu’ che prevedere i terremoti, Giuliani ha messo degli annunci via Facebook solo a seguito del verificarsi di particolari eventi’’. Piersanti ha fatto l’esempio della scossa di Ml 3.6 registrata il 4 luglio nel distretto sismico del Velino-Sirente.

’’Il fenomeno - ha spiegato - e’ stato registrato intorno alle 13.30 ora italiana, ma solo in seguito la pagina Facebook di Giuliani ha riportato un avviso relativo alla pericolosita’ sismica’’. Piersanti ha riportato esempi analoghi alla ripresa dello sciame sui Monti Reatini il 24 luglio e in occasione della forte scossa di terremoto (4.1) registrata il 28 agosto sulla parte sud dell’Umbria.

’’Giuliani ha scritto una nota - ha aggiunto - solo il giorno seguente, mentre quando l’8 ottobre ha provato a prevedere che il numero delle scosse sarebbe aumentato a partire dal giorno seguente, abbiamo rilevato che non era cosi’: le scosse registrate nelle due giornate precedenti a sabato 9 ottobre (28) erano ben di piu’ di quelle rilevate nei due giorni successivi (19)’’.

Piersanti si e’ detto preoccupato in quanto ’’queste previsioni sono seguite da un bacino di migliaia di utenti e la sua pagina pubblica conta oltre 12 mila iscritti. Il rischio e’ che per seguire queste teorie - ha concluso - si trascuri la prevenzione delle scosse’.

La replica di Giampaolo Giuliani: ''Parli a nome di Boschi, che non ha più nessuna credibilità...''

Non sto neanche a rispondere ad Antonio Piersanti, ciò che ho potuto arguire dall'articolo riportato, non è farina del suo sacco. Ormai ci conosciamo bene e se fossi stato presente sono convinto che avrebbe trovato altre argomentazioni.

Non mi è stato proprio possibile, altrimenti avrei partecipato all'incontro organizzato dalla Pilolli. Ho letto le ultime dichiarazioni del Presidente dell'INGV, ed alle domande dei giornalisti che mi hanno chiesto di controbbatterle ho risposto dicendo la verità, quella stessa che emerge da ognuno di voi, quando chiedete conto dei risultati della ricerca pagata dai contribuenti per più di 30 anni.

Mi spiace che Antonio continui a parlare per voce del suo Presidente in pubblico, mentre in privato vi posso garantire che è molto, ma molto meno velenoso. Antonio Piersanti è lo stesso ricercatore che il 14 dicembre 2009 non si è fatto scrupolo, pur non essendo stato invitato a farlo, a salire sul palco, dove avevo appena terminato il mio talk e gridare davanti ad una assemblea di più di 350 ricercatori di tutto il mondo, "GIULIANI DEVE ABIURARE QUI DAVANTI AL MONDO CHE NON È POSSIBILE PREVEDERE I TERREMOTI".

Gli risposi che non lo avrei mai fatto e che ciò che era stato possibile al sottoscritto, da almeno 15 anni avrebbero dovuto realizzarlo coloro che vengono pagati profumatamente per effettuare le stesse ricerche ed ottenere gli stessi risultati.

Caro Antonio, pensavi forse che tutti gli abitanti che hanno subito il terremoto, abbiano già dimenticato le ripetute dichiarazioni del tuo direttore e del suo amico Bernardo De Bernardinis?

E che si sia già dimenticata la sequela delle dichiarazioni della settimana prima del 6 aprile 2009? Pensi forse che si possa dimenticare che da più di 20 anni i potenti dell'INGV, mangiano alle spalle di tutti i precari ai quali hanno rovinato l'esistenza?

Con tutto ciò che siete costati al contribuente, dal 1960, avreste potuto fare prevenzione non solo nella città di L'Aquila ma su tutti i territori del centro sud che ancora vivono a grande rischio sismico.

Il tuo direttore si vanta della cartine colorate, dove possono verificarsi i più forti terremoti, ma non vi vergognate a dirlo!! Cartine colorate!!! Ma ti rendi conto!!!!! Non hanno fatto ancora ammenda del disastro di cui si sono resi tra l'altro responsabili, sperano ancora che la gente torni a vivere e pensare sottomessa alle loro false bugie.

Così potranno manipolare il potere a scapito e sulla pelle della povera gente, continuando a far credere loro che i terremoti sono una maledizione divina.

Caro Antonio, se mai leggerai queste parole, ecco a cosa ti sei prestato, a far sì che il tuo direttore, nonostante contestato da tutto l'ambiente scientifico nazionale, e tu lo sai bene, ti presti a continuare a far credere alla povera gente che lavora, che i terremoti sono una maledizione di DIO. Bravo!!!''

 


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