Pochi paramedici all'ospedale di Teramo, chiesti rinforzi alle altre strutture della Asl

I sindacati: "Non siano sguarniti i presidi periferici"

29 Gennaio 2014   11:26  

La segnalazione del primario del pronto soccorso dell'ospedale "Mazzini" di Teramo, che ha lamentato penuria di personale non medico chiedendo rinforzi alle altre strutture della Provincia, ha allarmato ed al tempo stesso indignato non poco i sindacati.

In una mail indirizzata ai dirigenti della Asl la dottoressa Rita Rossi ha segnalato lo scarso numero di paramedici presso il pronto soccorso del "Mazzini", chiedendo personale agli ospedali di Giulianova, Atri e Sant'Omero, anche solo per coprire alcuni turni.

Tale richiesta di infermieri ed operatori addetti all'assistenza ha però suscitato non poche perplessità da parte dei sindacati, in modo particolare da parte di Fp Cgil e Fp Cisl, secondo cui le carenze di personale sono manifeste a livello strutturale, e dunque è quanto meno inopportuno chiedere ai presidi periferici di privarsi di unità lavorative per rifornire il "Mazzini".

"La toppa sarebbe peggiore del buco, se il personale è carente presso l'ospedale di Teramo la situazione non è certo migliore nelle altre strutture" - hanno affermato i rappresentanti sindacali - "per cui prelevare paramedici da queste ultime significherebbe abbassare ulteriormente i livelli minimi di assistenza in un servizio come l'emergenza sanitaria".

Niente trasferimenti di personale, dunque, bensì nuove assunzioni: in tutta la Asl mancano infatti 300 tra infermieri ed altri operatori paramedici, con particolare urgenza nei servizi di pronto soccorso. Se ciò non dovesse avvenire al più presto, secondo i sindacati, aumenterebbero i rischi di accorpamento dei reparti.


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