Polemiche sulla Casa della Salute Mobile nelle aree interne dell'Abruzzo

11 Gennaio 2024   16:39  

Dal 15 al 19 gennaio, la Casa della Salute Mobile del progetto "Abruzzo in salute" è operativa a Palmoli, in piazza Bernini, offrendo una serie di prestazioni sanitarie gratuite a bordo di un truck attrezzato. Le prestazioni includono mammografie, pap e Hpv test, test per tumore del colon retto, controllo dei nei, elettrocardiogramma e spirometria. Il servizio, accessibile senza prescrizione e prenotazione, è dedicato ai cittadini residenti a Palmoli, Dogliola e Tufillo dalle 9:00 alle 17:00.

La settimana successiva, a partire dal 22 gennaio, il mezzo si sposterà verso Carunchio, Liscia, Gissi e Guilmi, coinvolgendo anche i comuni limitrofi. Durante l'intero progetto, il truck concentrerà la sua attività nel Sangro-Aventino e nell'Alto Vastese, mirando a servire le zone disagiate che potranno beneficiare delle nuove Case di Comunità.

I cittadini possono accedere senza appuntamento, portando con sé solo la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento. Dopo la prestazione, riceveranno il referto tramite SMS o email.

Tuttavia, si alza la voce critica del sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, che solleva la questione della carenza di medici nei piccoli centri delle zone colpite dallo spopolamento. Nonostante riconosca la lodevole iniziativa del poliambulatorio mobile, il sindaco suggerisce l'importanza di concentrarsi anche sulla presenza di medici fissi nelle aree interne. "Strutture ambulatoriali e attrezzature, tra cui un ecografo acquistato dal Comune, ce l'abbiamo, basta metterci un medico", sostiene Sciullo, sottolineando l'urgente necessità di servizi di emergenza urgenza nelle aree montane interne. Il sindaco evidenzia inoltre l'assenza della guardia medica a Pescocostanzo, Castel di Sangro e Pescasseroli dal mese di dicembre.

"Siamo disposti a investire nell'acquisto di macchinari, ma è essenziale garantire la presenza quotidiana di medici", dichiara il sindaco, che pone l'attenzione sulla necessità di una remunerazione competitiva per le guardie mediche nelle province dell'Aquila. La carenza di personale medico, secondo Sciullo, è legata alle differenze salariali tra le province, un problema che spera possa essere risolto per garantire un servizio sanitario più efficace e continuativo nelle aree interne dell'Abruzzo.


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