Politiche: al Senato in Abruzzo nel 2011 Pdl al 32,5%, Pd al 21%

02 Dicembre 2010   11:10  

Decisivi centristi e finiani nell'esito del voto per il Senato in Abruzzo.
E' quanto emerge dal sondaggio Gpg, pubblicato ieri da scenaripolitici.it e riportato oggi dal quotidiano Il Centro.
Secondo le rilevazioni l'Abruzzo è una regione che cambia volto e collocazione politica a seconda delle alleanze, stando alle intenzioni di voto degli abruzzesi per palazzo Madama. Stando al sondaggio, se si riproponessero le alleanze del ultime politiche, quelle del 2008, l’Abruzzo tornerebbe al centrosinistra.
Questo il quadro che viene fuori dall’elaborazione dell’istituto di sondaggiscende il Pdl che passa dal 42,4% del 2008 al 32,5%, ha il suo effetto, però, la scissione finiana, Futuro e Libertà registra infatti un ottimo 7%. Si fa largo, in Abruzzo, anche la Lega Nord che viene vista al 2%.
L’Unione di centro è in lieve crescita: 6,5% rispetto al 5,9% del 2008. Alleanza per l’italia di Rutelli è stimato al 2%.
Il Partito democratico, proprio nei giorni in cui l'anima centrista rilancia l'idea di un'alleanza con l'Udc e, in taluni casi con i finiani, chiudendo a Vendola e alla sinistra, raccoglie un misero 21%, contro il 33,9% di due anni fa.
In grande crescita l’Italia dei valori, che conquista le due cifre arrivando all’11%, con una crescita dunque di quasi 4 punti (nel 2008 era al 7,1%).
Successo anche per la nuova SeL di Nichi Vendola, data al 7%, la Federazione della sinistra (Rc e Pdci) è al 2,5% (due anni fa tutti insieme sotto il nome di Sinistra Arcobaleno era al 3,2%).
Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo ha una buona intenzione di voto: 2,5%, ma dovrà allearsi per ottenere seggi.
Il risultato finale in ogni caso dipenderà come sempre dalle alleanze che finiranno sulla scheda elettorale. Se si riproduce il quadro del 2008 (Udc da sola, l’Api di Rutelli e tutta la sinistra con il Pd) in Abruzzo tornerà a vincere il centrosinistra conquistando 4 senatori su 7. Se lo scenario delle alleanze dovesse replicare quello del 2006 (con l’Udc nel centrodestra) vincerebbe Berlusconi con 4 senatori su 7.
Il terzo scenario, quello più attuale e verosimile prevede il grande centro da solo (Udc, Mpa, Api, finiani) al 16,5% (1 seggio), il centrodestra al 37,5% (2 seggi) e il centrosinistra al 45,5% con 4 seggi.
Il Pd vincerebbe senza Vendola solo se si alleasse con il grande centro di Casini, Rutelli e Fini, ipotesi sostenuta da molti esponenti di rilievo, per ultimo Franco Marini proprio oggi dalle pagine de La Repubblica.
Insomma il centrodestra avrebbe chance solo se se ricostituisse la stessa alleanza del 2006: in questo modo confermerebbe i 4 senatori che ha oggi.
Mentre il centrosinistra ha davanti più carte da giocare, ma tutte molto incerte.


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