Poliziotto spacciatore di cocaina per la Teramo "bene"

Arresti a catena a Teramo

28 Giugno 2010   10:20  

Spacciava liberamente andando in giro per i locali con la droga in tasca, facendo quasi a gara con gli spacciatori di professione, per vedere chi spacciava di più.
Ma lui ufficialmente non era spacciatore, bensì poliziotto.
E' Ottavio Papilj, 41 anni, arrestato dai carabinieri di Teramo, con l'accusa di spaccio. Non un semplice spacciatore ma un vero e proprio uomo chiave di un giro di spaccio nella Teramo bene, che i carabinieri di Teramo seguono da anni. Da tempo i carabinieri del nucleo operativo guidati dal capitano Nazario Giuliani, lo tenevano d'occhio. Nel giro sono stati individuati anche altri soggetti, il giocatore Claudio Saccia, rom giuliese e la convivente del poliziotto Alessia Di Eugenio.

Secondo gli investigatori Papilj era un vero e proprio regista del giro di spaccio che da anni imperversa nella provincia di Teramo. Il meccanismo dello spaccio è stato ricostruito dai carabinieri. Il giocatore Scaccia riforniva di droga il poliziotto che, con la convivente Alessia Di Eugenio, la conservava in casa propria e poi la spacciava in giro per locali notturni.
Nella misura di custodia cautelare i carabinieri citano con una frase l'attività di spaccio condotta da Papilj: lo si vedeva "girare per i locali di Teramo con la cocaina in tasca, sempre pronto allo spaccio con il marsupio al seguito e ad entrare in competizione con altri grossi spacciatori del luogo".

Uno spaccio molto fiorente quello del trio. I clienti sarebbero infatti più di cento, tutti della Teramo bene. Molti sono commercianti, liberi professionisti e piccoli imprenditori.
Secondo le indagini degli investigatori il poliziotto induceva i propri clienti a non uscire dal giro e a consumare sempre più droga, tant'è che l'operazione è stata chiamata dai carabinieri "Sanguisuga". Inoltre sembra che la cocaina fosse tagliata con una grande quantità di mannite, per massimizzare i profitti della droga.
A catena ora spuntano altri nomi e possibili coinvolgimenti. Molti clienti, ad esempio, da consumatori sono diventati spacciatori. E' il caso del quarto uomo arrestato venerdì sera, Nicola Scarpone, il 51enne disoccupato di Bellante.
Intanto si ipotizza che il poliziotto nei prossimi giorni chieda di essere nuovamente interrogato. Nel corso del primo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.


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