Porto Pescara, nuovo Sos di Testa: "Solo parole, ora il governo si muova"

20 Marzo 2012   18:44  

Con una lettera inviata a parlamentari, Regione Abruzzo, sindaco di Pescara e Camera di Commercio del capoluogo adriatico, il commissario del dragaggio Guerino Testa ha lanciato un Sos sul porto dicendo che "urge un appello corale al Governo, per affrontare in maniera decisiva la vicenda con il presidente del Consiglio dei Ministri, i ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture e il Prefetto Gabrielli. La mia voce - aggiunge - e' la prima a levarsi in tal senso. E' arrivato il momento - aggiunge - che ciascuno per le proprie competenze faccia la sua, ricordando il mandato ricevuto dagli elettori".

Testa parla di una situazione che "ha dell'inverosimile" e fa notare che "lo scalo della piu' grande citta' d'Abruzzo sta vivendo una progressiva agonia e, a parte alcune voci che si sono levate a fianco alla mia, non ho registrato interventi concreti in favore di questa infrastruttura. Gli appelli sono stati moltissimi, verbalmente e per iscritto" ma ben pochi sono stati i risultati per lo scalo, "se non una montagna di parole". 

Tutto cio' come se la questione del dragaggio del porto di Pescara "fosse una questione solo e soltanto mia e di pochi altri" dice Testa, "e come se il porto fosse una struttura di interesse esclusivamente commissariale e come se la marineria di questa parte dell'Adriatico fosse avulsa rispetto ad altre, cosi' come gli operatori commerciali che lavorano attorno al porto. E invece - aggiunge Testa - ricordo che le attivita' economiche legate allo scalo sviluppano migliaia di posti di lavoro e decine di milioni di euro di fatturato".

Il commissario si dice "certo di aver lavorato scrupolosamente, attentamente e nel rispetto della legge per arrivare ad un risultato concreto che altri hanno fatto sfumare, e mi chiedo ancora quali siano le cause. Oggi siamo ad un nulla di fatto, nessuno sa se nella darsena commerciale ci sia o meno il Ddt e l'Istituto Superiore di Sanita' non si e' ancora pronunciato pur avendo da venti giorni un campione da esaminare.

Forse il nodo sul Ddt non sara' mai sciolto, e non mi stupirebbe affatto - conclude Testa - ma e' indispensabile che si dica se l'Arta puo' continuare a svolgere analisi, considerato che l'attivita' di questa Agenzia e' stata messa in discussione dall'Ispra, ed e' urgente che io venga messo in condizione di dragare il porto, con i fondi necessari e con strutture tecniche adeguate. Altrimenti si dica che non si vuole e non si puo' salvare il porto". 


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