Prc: domani in consiglio due leggi contro i costi della politica

Per ridurre i privilegi della politica in Abruzzo, Rifondazione comunista ha presentato due progetti di legge, che il consiglio regionale potrebbe adottare gia' nella seduta di domani. Uno dei due progetti di legge e' finalizzato a ridurre le indennita' degli amministratori regionali, mentre l'altro mira a garantire la massima trasparenza e informazione su tutto cio' che concerne il consiglio e la giunta regionale e i provvedimenti da essi adottati. A presentare i due testi alla stampa sono stati questa mattina Maurizio Acerbo, del comitato politico nazionale del Prc, e Marco Gelmini, segretario regionale del partito. Per quanto riguarda i costi della politica, Rifondazione sollecita un taglio delle indennita': il presidente della giunta regionale e il presidente del consiglio dovrebbero percepire, dice Rifondazione, l'80 per cento dell'indennita' parlamentare, gli assessori regionali il 70 per cento dell'indennita' parlamentare i consiglieri regionali il 50 per cento di questa indennita'. Ai vice presidenti del consiglio e ai presidenti delle commissioni permanenti dovrebbe andare il 65 per cento dell'indennita' parlamentare e il 55 per cento ai segretari dell'ufficio di presidenza, ai vicepresidenti e ai segretari delle commissioni permanenti. Adottando la proposta di Rifondazione, "l'Abruzzo farebbe notizia in positivo", ha commentato Acerbo, mentre fino ad ora la regione ha fatto parlare di se' "per gli scandali". Con il secondo testo il Prc chiede che vengano rese pubbliche, attraverso internet, tutte le informazioni sui consiglieri, il presidente della giunta e gli assessori, dall'attivita' svolta a Palazzo ai voti espressi, dalle somme percepite alla dichiarazione dei redditi. Il Bollettino ufficiale, poi, andrebbe pubblicato on line. "Non c'e' ragione - ha concluso Acerbo - per cui il centrosinistra possa non votare questi provvedimenti, che rappresentano un elemento indispensabile per ridare dignita' alla politica". "Si tratta di dire qual e' la direzione che si vuole prendere - ha commentato Gelmini - e noi lanciamo la sfida".