Precari della Ricostruzione la Cgil chiede soluzioni celeri e certe

11 Gennaio 2019   11:59  

Soluzioni celeri e certe per i precari della ricostruzione Oggi ci troviamo con un nuovo anno davanti e con problemi ancora insoluti. Per il cratere del sisma 2009 si riparte con uno zero o quasi sulla legge di bilancio 2019, se consideriamo che l’unico provvedimento ottenuto è stata la proroga per la restituzione delle tasse e che non hanno trovato spazio la norma che consente il riequilibrio del bilancio del Comune dell’Aquila, la reintroduzione del Durc per congruità e una procedura chiara per la stabilizzazione del personale precario.

E’ del 5 dicembre scorso la promessa del sottosegretario con delega alla ricostruzione, Vito Crimi, che a gennaio si sarebbe convocato un incontro per fare il punto su questi ed altri problemi che hanno bisogno di una soluzione urgente che possa far ripartire e portare a termine la ricostruzione, con il conseguente rilancio dei territori colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009.

Un terremoto del quale ci si appresta a commemorare il decennale fra luci ed ombre. Anche perché il “modello L’Aquila”, che aveva cominciato a produrre effetti in termini di lavoro svolto e in termini di soluzione dei problemi e che ha subito un grave stallo nei mesi scorsi, oggi sta ripartendo a fatica per quanto concerne la governance con la nomina del titolare dell’Ufficio Speciale di Fossa e con la prossima individuazione e nomina per L’Aquila. Di contro, tuttavia, restano tante le incertezze tra cui la stabilizzazione dei lavoratori precari del sisma. A questo proposito ricordiamo che il personale a tempo determinato dell’USRA e 35 precari dei 56 del Comune dell’Aquila sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2020, come previsto dalla legge 172 del 4 dicembre 2017, ma che tale proroga non è stata ancora attuata per il personale dell’USRC e per il restante personale dell’amministrazione comunale. Chiediamo quindi che si provveda ad un allineamento di tutto il personale precario alla scadenza prevista dalla legge di stabilità 2018, ovvero al 31 dicembre 2020.

Si tratta di personale che ai sensi della cosiddetta Legge Madia, relativa al superamento del precariato nella pubblica amministrazione, ha tutti i requisiti soggettivi per la stabilizzazione, garantendo sia la necessaria continuità lavorativa dopo anni di precariato che la dovuta continuità in termini di servizi erogati e di attività finalizzate al rilancio economico, sociale ed edilizio del territorio.

In questi giorni sono giunti all’Aquila diversi esponenti del governo, ai quali chiediamo formalmente un impegno, congiuntamente al sottosegretario Vito Crimi e ai rappresentati istituzionali locali, per garantire stabilità e certezze al territorio e ai lavoratori, definendo in tempi certi e celeri i percorsi di stabilizzazione contrattuale che diano la dovuta sicurezza alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori impegnati nelle attività ricostruttive del cratere sismico del 2009.


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