Premio letterario Domenico Rea al prof. Carlo De Matteis

Ischia, 9 ottobre 2010

13 Ottobre 2010   12:36  

Con il volume "Dire l'indicibile. La memoria letteraria della Shoah" (Sellerio ed., 2010) il prof. Carlo De Matteis, ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi dell'Aquila, è vincitore ex aequo della sezione saggistica della XVI edizione del Premio nazionale letterario "Domenico Rea".

Il premio, che si tiene si tiene annualmente nell'isola di Ischia, è stato attribuito, nelle precedenti edizioni, ad importanti personaggi della cultura tra i quali Enzo Biagi, Luciano Violante, Enrico Deaglio, Gherardo Colombo, Tullio De Mauro.

"Dire l'indicibile", il saggio del prof. De Matteis, narra l'esperienza dei lager attraverso le modalità di costruzione letteraria della memoria di chi è sopravvissuto, diventando poi scrittore professionista e ha voluto raccontare, cercando le parole per ciò che non poteva essere detto e non aveva una lingua adeguata per essere espresso. Come afferma uno degli scrittori esaminati, "la realtà inesprimibile dei campi di concentramento ha bisogno di invenzione per diventare vera: occorre, a chi ricorda, ricreare, immaginare la realtà per giungere alla verità".

Nel libro sono quindi raccolte le testimonianze di scrittori come Imre Kertész, Primo Levi, Jean Améry, delle scrittrici Bruck, Delbo, Berger, di Wiesel, Borowski, Bettelheim, Pahor e, infine di poeti come Celan.

Il prof. Carlo De Matteis si è occupato di narrativa del '900 (Il romanzo italiano del Novecento, Firenze, 1984; Prospezioni su Gadda, Teramo-Firenze, 1985), di metodologie critiche (Contini e dintorni, Lucca, 1994; Filologia e critica in Italia tra Otto e Novecento, Napoli, 2003), di letteratura medievale con studi monografici (Buccio di Ranallo: critica e filologia, Roma, 1990) e di edizioni critiche di testi del XIV e XV secolo (tra cui Buccio di Ranallo, Cronica, Firenze, 2008).


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