Presentazione a Pescara de ‘I Promessi Sposi-Opera Moderna’

06 Luglio 2012   23:09  

“Dieci protagonisti, sei comprimari, ventidue ballerini-coristi che cantano dal vivo: sono i numeri dello spettacolo grandioso de ‘I Promessi Sposi’, molto di più di un musical, ma piuttosto un’Opera moderna musicale, diretta in modo straordinario dal regista televisivo Michele Guardì, in questo caso nelle vesti anche di produttore e autore delle musiche, ballabili, orecchiabili, capaci di ‘farci amare ciò che a scuola abbiamo odiato’. Pescara si prepara ad accogliere, il 20 e 21 luglio prossimi, presso lo Stadio Adriano Flacco, uno degli eventi più eccezionali della nostra estate, reduce da una tournée di 148 repliche, che chiuderà a Pescara la sua stagione, in onore del protagonista, il cantante Giò Di Tonno, pescarese doc, un Don Rodrigo che nutrirà una passione per Lucia e che alla fine morirà da buono. E la stessa stagione ripartirà poi in inverno”. Lo ha detto l’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi Maria Grazia Palusci nel corso della conferenza stampa odierna convocata per presentare l’evento previsto a Pescara il 20 e 21 luglio, allo Stadio Flacco, l’antistadio, a partire dalle 21.30. Presenti stamane anche gli assessori allo Sport Nicola Ricotta, il vicesindaco Berardino Fiorilli, l’organizzatore Maurizio Raimo, il responsabile della produzione Paolo De Santillana, che affianca Guardì, l’artista Giò Di Tonno, il Presidente dell’Ail di Pescara Domenico Cappuccilli e lo stesso Michele Guardì in diretta telefonica per un impegno che lo ha trattenuto a Roma.

“L’Opera Moderna ‘I Promessi Sposi’ – ha detto l’assessore Palusci – è uno dei primi dell’estate 2012 ed è sicuramente uno dei più importanti, capace di raggiungere un target molto differenziato per il suo valore artistico, toccando dunque anche i giovani e consentendo loro di avvicinarsi in modo diverso a una grande opera letteraria”. Plauso per l’evento anche dall’assessore Ricotta che ha messo a disposizione l’antistadio Flacco “replicando l’esperimento di assoluto successo registrato lo scorso anno che ci ha permesso di scoprire l’estrema versatilità di quella struttura”. “Finalmente – ha detto Di Tonno – sono riuscito a portare a Pescara, a casa mia, uno spettacolo importante, non c’ero riuscito con Notre-Dame de Paris, ma sono felice di aver portato ora ‘I Promessi Sposi’, che definiamo ‘Opera moderna’ perché si distacca dal genere del musical. Parliamo di un allestimento mastodontico, con una regia particolare e musiche popolari, termine inteso nel suo significato più nobile, ossia musiche facilmente orecchiabili ed è il giusto connubio tra uno spettacolo importante che si sposa con la popolarità e si rivolge a un pubblico trasversale. Quella di Pescara sarà l’ultima di 148 repliche e l’opera è sempre piaciuta a tutti. La nostra scommessa era di fare amare un’opera, un testo letterario che magari abbiamo odiato a scuola e noi speriamo di riuscire a far amare quel romanzo dando umanità ai personaggi. Il cast è l’eccellenza del musical italiano, le musiche sono di Pippo Flora e Michele Guardì che è rimasto fedele al testo. Peraltro Guardì dice che durante lo spettacolo ci sarà anche una pioggia vera, salvifica. Ovviamente nel testo ci sono delle licenze, come una passione di Don Rodrigo per Lucia che non c’era nel romanzo, c’è poi la redenzione dello stesso Don Rodrigo che muore da buono. Lo spettacolo è stato rodato attraverso un tour importante che ha toccato tutta Italia e che è profondamente cambiato da quello andato in onda in televisione due anni fa”. “Con Michele Guardì – ha detto De Santillana – abbiamo puntato molto su Pescara proprio in onore di Giò Di Tonno. Lo spettacolo ha funzionato benissimo ovunque, è lo spettacolo che nella passata stagione teatrale ha venduto di più con 148mila biglietti in 23 città italiane, da Trieste ad Agrigento: il debutto di San Siro il 18 giugno 2010 ha visto ventimila spettatori; nella Valle dei Templi di Agrigento abbiamo registrato 14mila siciliani e nel Teatro degli Arcimboldi di Milano oltre ventimila spettatori. Parliamo dunque di uno spettacolo nazionale, merito di Michele Guardì che è riuscito a mantenersi fedele al testo originale, tagliando ciò che era ostico. Ci sono duelli ed episodi da cappa e spada, c’è ritmo, un corpo di ballo straordinario, e le scene si muovono in continuazione. Uno spettacolo enorme: pensiamo che per arrivare al Flacco sposteremo 13 Tir da 3 città d’Italia con 90 persone al lavoro, e ci vorranno 4 giorni e mezzo di allestimento per trasformare il Flacco in un vero teatro”. “Una parte dell’incasso – ha sottolineato Raimo – verrà devoluta all’Ail per precisa volontà di Giò Di Tonno, subito sposata da Guardì e dagli organizzatori”. “Lo spettacolo ha tre meriti – ha detto il vicesindaco Fiorilli -: innanzitutto è bellissimo, poi vede protagonista il pescarese Giò Di Tonno, che è uno dei nostri orgogli, e infine associa lo spettacolo alla solidarietà”. “E’ un piacere sentirvi – ha poi detto Guardì in diretta telefonica -, sono stato trattenuto a Roma per impegni di lavoro, ma il mio cuore è a Pescara dove sono certo che lo spettacolo sarà una festa, esattamente com’è accaduto ad Agrigento che è la mia terra”. I biglietti dello spettacolo, già disponibili nei tradizionali punti di prevendita, costano 15 euro, 25 euro, 35 euro e 45 euro la poltronissima in prima fila. I personaggi e interpreti sono Giò Di Tonno, nelle vesti di Don Rodrigo, Graziano Galatone come Renzo, Noemi Smorra è Lucia, Vittorio Matteucci sarà l’Innominato, Susanna Pellegrini interpreta La Monaca di Monza, Brunella Platania è Agnese, Salvatore Salvaggio sarà Don Abbondio, Chiara Luppi interpreta la Perpetua-la Madre di Cecilia, Christian Gravina è Fra’ Cristoforo e il Cardinale Borromeo, Enrico D’Amore è Egidio, Cristian Mini è l’Avvocato Azzeccagarbugli e il Conte Attilio e Vincenzo Caldarola interpreta Il Griso.


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