Presentazione ufficiale del piano anti-allagamenti a Pescara

18 Novembre 2011   09:54  

“Due milioni e mezzo di euro di investimenti per il rifacimento completo della rete fognaria e del sistema di raccolta delle acque bianche di Pescara sud per scongiurare il fenomeno degli allagamenti. E’ quanto realizzerà il Comune di Pescara grazie ai fondi erogati dalla Società Terna e grazie all’Aca. Pescara non è Genova e sono pronto, con il mio esecutivo e la maggioranza di Governo, a fermare ‘l’acqua alta’, oggi causata  da una rete dei sottoservizi vecchia e sottodimensionata rispetto alle esigenze di un quartiere cresciuto, che ha visto la realizzazione di nuovi insediamenti edilizi, di strutture come l’università, di uffici, palazzi, una rete che va naturalmente in sovraccarico alla minima pioggia. Ora, grazie all’erogazione dei fondi da parte della società Terna, sulla base del Protocollo d’intesa stipulato per la realizzazione del nuovo cavidotto che è partito da Tivat in Montenegro, e che attraverserà Pescara, siamo in grado di garantire il giro di vite”. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare il Piano anti-allagamenti già approvato, con i relativi progetti preliminari, dalla giunta comunale. Presenti gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli, e, tra gli altri, il capogruppo comunale Pdl Lorenzo Sospiri, consigliere regionale, i consiglieri comunali Armando Foschi, Presidente della Commissione Lavori pubblici, Vincenzo D’Incecco, Vincenzo Berghella, Renato Ranieri, Massimo Pastore, Antonio Sabatini, Augusto Di Luzio, Federica Chiavaroli e Salvatore Di Pino, oltre al consigliere provinciale Graziano Zazzetta.

“Il ‘caso’ allagamenti è un’emergenza per Pescara da anni, lo sappiamo tutti: i primi fenomeni drammatici – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - cominciarono a manifestarsi con la giunta Pace, che, in maniera lungimirante, comprese la necessità di investire sui sottoservizi, sulla rete infrastrutturale della città prima ancora che sulle opere di ‘abbellimento’ perché, diciamolo francamente, è inutile sistemare in una strada panchine firmate da architetti di grido se poi i cittadini in quella strada non riescono nemmeno a entrarci perché hanno l’acqua fino alle ginocchia. Una riflessione logica che ci ha accompagnato sin dall’inizio della consiliatura e che ci ha spinto a razionalizzare gli interventi sulle nostre strade, chiedendo anche il supporto di altri Enti, come Ato e Aca. E’ successo in via del Circuito dove, dopo aver registrato nell’estate del 2010 due allagamenti difficili, con l’esplosione addirittura dei tombini, a una settimana di distanza l’uno dall’altro, ci siamo resi conto che c’era un problema. E scavando tra le carte abbiamo scoperto che il problema era ben noto, ma che i progetti di risanamento, il famoso DK 15, erano inspiegabilmente fermi, tanto che qualcuno aveva ben pensato di spendere soldi pubblici e tempo rifacendo strada e marciapiedi, ben visibili ai cittadini, senza preoccuparsi prima di rifare le fogne. Noi abbiamo ripreso in mano la pratica e in un mese abbiamo fatto partire i lavori di raddoppio della rete di via del Circuito, eliminando la problematica. A Porta Nuova la criticità è ancora più forte: ci sono i Fossi Bardet, per i quali, agli inizi del 2000, era iniziata la pulizia interna, grazie all’assessore Italo Mileti, opera però che dal 2003 si è fermata. Mancano alcune pompe di sollevamento fondamentali tra viale Pepe e via Marconi, in adiacenza all’azienda Di Bartolomeo; c’è la problematica di un fiume che non riesce ad assorbire grossi quantitativi di acqua legati ai violenti nubifragi; c’è in sostanza una rete vecchia e inadeguata. Oggi siamo pronti a intervenire su quella rete. I fondi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia - derivano dall’accordo stipulato con la società Terna e sono legati alla realizzazione del cavidotto tra il Montenegro e l’Italia: parliamo di 5milioni di euro complessivi, che con l’Iva salgono a 6milioni 50mila euro, da investire in opere pubbliche strategiche nelle aree che saranno interessate dal passaggio del cavo interrato per progetti di riqualificazione territoriale, ossia a Porta Nuova. La società nei giorni scorsi ha erogato la prima tranche di finanziamenti, ossia 2milioni e mezzo di euro, ovvero 3milioni 25mila euro se aggiungiamo l’Iva. Un milione di euro verrà impiegato a co-finanziamento del progetto di ‘manutenzione straordinaria del sistema fognario Pescara sud’ finalizzato sempre al Piano anti-allagamento per il potenziamento del sistema di raccolta e smaltimento delle acque bianche. In parte sfrutteremo i tracciati già realizzati dall’Ato in via della Bonifica e in via Marconi, determinando un potenziamento e una maggiore capacità di convogliamento delle acque superficiali verso Fosso Vallelunga. Il costo complessivo del progetto ammonta però realmente a 2milioni di euro – ha ancora aggiunto il sindaco Albore Mascia - e per raggiungere tale somma il progetto è stato sottoposto al Consiglio d’amministrazione dell’Aca Spa, competente allo smaltimento delle acque reflue. L’Aca ha condiviso e approvato la proposta con la volontà di partecipare, nell’annualità 2011, alla copertura finanziaria dell’intervento, stanziando 1milione di euro. Il Consiglio d’amministrazione dell’Aca ha anche deliberato, lo scorso 24 ottobre, di contribuire con altri 500mila euro alla spesa per un progetto di completamento dell’intervento nel 2012. Le strade interessate dai lavori sono viale Marconi, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Tommaso da Celano e l’incrocio con viale Pindaro-via della Bonifica; viale Pindaro, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Pollione e l’incrocio con viale Marconi-via Della Bonifica; viale Primo Vere, nel tratto compreso tra piazza Le Laudi e Fosso Vallelunga. Sui tre assi andremo a potenziare il sistema di raccolta e smaltimento delle acque bianche con sistemi fognari di dimensioni importanti: ossia realizzeremo nuovi collettori di captazione acque bianche con tubazioni di un metro di diametro in viale Marconi, viale Pindaro e via Primo Vere; realizzeremo nuovi impianti di sollevamento delle acque piovane per il convogliamento delle acque captate dai nuovi collettori al collettore esistente in via della Bonifica oppure direttamente nel Fosso Vallelunga; nella zona dello Stadio realizzeremo anche una vasca di accumulo, modificando il tracciato del Fosso Bardet in corrispondenza di via Pollione, una delle stradine che più di altre soffre per gli allagamenti. I progetti preliminari di tali opere sono già stati redatti e approvati in giunta e ora siamo pronti per procedere con i definitivi, gli esecutivi e le gare d’appalto. Secondo le previsioni i cantieri potranno essere aperti prima dell’estate 2012. Oggi è una giornata storica per la città perché sottoscriviamo un impegno importante, che punta a risolvere in modo radicale, completo un problema grave, e abbiamo visto tutti le immagini di una città, Genova, drammaticamente devastata dagli allagamenti. Per Pescara ci siamo rimboccati le maniche, realizzando quello che ormai è il nostro slogan, ossia opere belle, solide e utili”. “Negli ultimi mesi stanno partendo tanti cantieri in città – ha confermato il capogruppo Sospiri -, e un’amministrazione comunale si trova sempre a dover fare delle scelte, ossia preferire opere di consenso immediato oppure opere di cui la città ha realmente bisogno. Noi abbiamo fatto la seconda scelta, ossia realizzare opere che durano almeno trent’anni cominciando dai quartieri che in passato sono stati notevolmente trascurati. Ritenevamo che gli allagamenti a Porta Nuova fossero un’emergenza e una priorità assolute e abbiamo dirottato i fondi disponibili nella realizzazione di un’infrastruttura che dovrà sortire gli stessi effetti del collettore rivierasco che a nord ha interrotto il fenomeno dell’acqua alta. Non dovrà più accadere che un commerciante debba disperarsi per aver perso tutta la propria merce sotto il fango”.

 

 


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